San Donato, la protesta anti strisce blu si tinge di vandalismo: distrutti sei parcometri

Distrutti gli schermi e spruzzata vernice verde. Checchi: «Quanto accaduto è inaccettabile, non ci faremo intimidire». Solidarietà anche da parte della minoranza

Un raid metodico che ha il sapore dell’intimidazione. La protesta contro le ormai famigerate strisce blu di San Donato, dopo l’animatissima manifestazione della serata di giovedì 28 marzo in occasione del Consiglio comunale, si tinge purtroppo di vandalismo. Nella notte tra venerdì 29 e sabato 30 marzo, infatti 6 dei 62 parcometri installati proprio la scorsa settimana (quelli concentrati tra le vie Libertà e Battisti), sono stati imbrattati di vernice verde, sia sulle pulsantiere che sugli schermi. Di questi, quattro sono stati anche pesantemente danneggiati da un punto di vista strutturale, in particolare per quel che riguarda i pannelli solari superiori di alimentazione, forse presi a martellate. Tutto ciò dopo che, nei giorni scorsi, alcuni esponenti della maggioranza avevano segnalato episodi di minacce e intimidazioni. 

«Non possiamo sorvolare o stare zitti di fronte a queste modalità con cui il dissenso viene espresso – ha commentato con amarezza il sindaco, Andrea Checchi -. Non sono degne di un paese civile. Stiamo spiegando le ragioni per cui come Amministrazione abbiamo scelto di attuare il piano per la sosta. C'è chi non è d'accordo ed è normale. È la democrazia. Ma quanto sta accadendo in questi giorni, per ultimo questa notte con il danneggiamento di numerosi parcometri, è inaccettabile». 

Sull’episodio indagano i carabinieri, che potrebbero acquisire le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, alla ricerca degli autori del blitz. L’accaduto è stato denunciato anche dalla compagine locale di Forza Italia, che ha condannato «senza se e senza ma vergognosi gesti che nulla hanno a che fare con il nostro modo di fare politica. Questi atti danneggiano l’intera città, minano il cuore della nostra democrazia, pesano nelle tasche dei contribuenti e colpiscono chi legittimamente è contrario al nuovo piano sosta. Esprimiamo la nostra solidarietà al Sindaco e alla Giunta per ogni forma di minaccia ricevuta». 

«Un gesto vile e indegno di una città come San Donato, che condanno senza appello – aggiunge Gina Falbo -. Non è in questo modo che si fa ascoltare la propria voce. Non è in questo modo che si fanno valere le proprie ragioni. Anzi. Queste azioni vili danneggiano non solo la nostra collettività ma soprattutto chi ha sempre e in modo civile espresso il proprio dissenso. Mi dispiace profondamente».

Redazione Web

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Uno dei dispositivi distrutti

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