San Donato, riqualificazione del Mattei: Trefor passa alle vie legali e chiede un maxi risarcimento

A seguito della mancata concessione del primo lotto del centro sportivo di via Caviaga, giudicata l’inammissibilità dell’ultima proposta avanzata, l’operatore privato ha chiesto al Comune 9mln e mezzo di euro

Il Municipio Sandonatese

Il Municipio Sandonatese

È ormai guerra aperta tra il Comune di San Donato e l’operatore privato Trefor in merito alla riqualificazione del lotto 1 del Parco Mattei (area piscina, palazzetto e campi da tennis). Alla luce della mancata stipula del contratto, che prevedeva il rinnovamento del lotto 1 del parco e la relativa concessione trentennale, nonostante l’aggiudicazione della gara risalente a giugno 2017, Trefor ha infatti avanzato al Comune una maxi richiesta di risarcimento, pari a 9mln e mezzo di euro. Ciò a seguito della decisione dell’Ente sandonatese che, ad inizio ottobre, aveva dichiarato la non ammissibilità dell’ultima proposta progettuale avanzata dall’operatore, stabilendo altresì il riavvio del procedimento di concessione ed inviando a Trefor un preavviso di revoca dell’aggiudicazione. 

«I mesi trascorsi sono stati impiegati per affinare il progetto tecnico di riqualificazione delle strutture con l’obiettivo di migliorare la proposta vincitrice – spiegava il Comune in una Nota Ufficiale diramata lo scorso 4 ottobre -. Gli aspetti di carattere economico-finanziario della nuova proposta, tuttavia, contengono un ostacolo insormontabile per la stipula del contratto: l’impossibilità per l’Ente a concedere un contributo economico, così come richiesto dall’operatore. Tale condizione non era prevista nel bando di gara e non era stata inserita nella proposta vincitrice a giugno dello scorso anno. Si ritrova, invece, nella proposta protocollata all’inizio di luglio, un progetto di qualità e rispondente agli obiettivi dell’Amministrazione ma, che proprio per l’inserimento di questa nuova condizione, si è scontrato con la procedura amministrativa di gara ad evidenza pubblica partita più di un anno fa».

Stanti così le cose, Trefor è passato al contrattacco, ritenendo di dover avanzare una richiesta di risarcimento danni milionaria per la mancata concessone, che avrebbe implicato per l’operatore un investimento pari a 8 mln di euro. In particolare, la società ritiene di essere stata danneggiata su una serie di molteplici fronti, quali il non aver potuto cogliere altre occasioni imprenditoriali, i mancati introiti e le spese sostenute per aderire al bando e produrre tutti i documenti richiesti dal Comune.

Ma sul caso della riqualificazione del Mattei è tutt’ora aperta anche un’istruttoria presso l’Anac (Autorità nazionale anti corruzione), a seguito di un esposto presentato da Gina Falbo, consigliere di minoranza. Quest’ultima, infatti, aveva avanzato una serie di perplessità sia relativamente ad aspetti di carattere tecnico della procedura di gara, sia inerenti alcune mosse dell’Amministrazione. Per questo, nei giorni scorsi, l’Autorità aveva convocato nei suoi uffici romani sia Falbo che il dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune e i rappresentanti di Trefor.

Redazione Web

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