Sovrappasso della Paullese a San Donato e oasi Levadina: il caso arriva in Regione con il Movimento 5 Stelle

Il consigliere Nicola Di Marco presenterà una interrogazione a sostengo del progetto alternativo ipotizzato da Wwf e Legambiente, volto a salvaguardare l’oasi verde che verrebbe deturpata dal manufatto

Uno scorcio dell'oasi Levadina

Uno scorcio dell'oasi Levadina

«Le opere di mitigazione previste non sono soddisfacenti»

I futuri lavori per la realizzazione dello svincolo sulla Paullese nel comune di San Donato sono al centro di un’interrogazione presentata dal Consigliere M5S di Regione Lombardia, Nicola Di Marco. A suscitare preoccupazione è l’impatto che avrà lo svincolo sull’Oasi Levadina, tutelata dal Wwf. «Sicuramente – afferma l’esponente pentastellato - l’attuale progetto per la risoluzione delle interferenze in via Gela con un nuovo svincolo garantirebbe una maggiore fluidità al traffico, implicando però un impatto non indifferente sull'Oasi Levadina e sul suolo. Non risultano infatti soddisfacenti le opere di tutela e mitigazione dell’area, che in passato è stata oggetto di un intervento di rinaturalizzazione che ha previsto la piantumazione di circa ottomila nuovi alberi». Per minimizzare le ricadute dell'opera sull'oasi, le associazioni ambientaliste avevano avanzato una diversa proposta di “arroccamento” del sovrappasso, tesa a ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’infrastruttura sul territorio circostante. «La legge regionale n. 31 del 28 novembre 2014 - continua Di Marco - introduce nel governo del territorio nuove disposizioni mirate a limitare il consumo di suolo e a favorire la rigenerazione delle aree già urbanizzate. Proprio per questo abbiamo chiesto a Regione se è a conoscenza dell'impatto che lo svincolo determinerebbe per l'Oasi e quali iniziative intende intraprendere per salvaguardare l’area. Considerando la proposta alternativa avanzata dalle associazioni ambientaliste – conclude Di Marco -, auspichiamo che Regione Lombardia valuti un intervento che comporti un minor impatto ambientale ed una riduzione del consumo di suolo».
Redazione Web