Sporcizia, prodotti e impianti non a norma: parrucchiere cinese costretto a chiudere a San Donato

Provvedimento del Comune, a seguito di un sopralluogo di Ats e polizia locale, ai danni dell’esercizio in via Di Vittorio. Il titolare già denunciato per impiego di manodopera clandestina

Il negozio di parrucchiere gestito da cinesi situato in via Di Vittorio a San Donato dovrà rimanere chiuso. Qualora il titolare volesse alzare nuovamente la saracinesca, dovrà mettersi in regola, ripristinando adeguate condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza. Il provvedimento del Comune è scattato martedì 12 febbraio, a seguito dei controlli effettuati a fine gennaio dal personale di Ats (Azienda di tutela della salute) di Città Metropolitana, congiuntamente agli agenti di polizia locale. Nel corso del sopralluogo erano state riscontrate una serie di pesanti irregolarità, sia da un punto di vista igienico che della sicurezza pubblica. Non solo, infatti, i tecnici avevano rilevato sporcizia diffusa in tutto il locale, ma anche attrezzature elettriche non conformi alle normative vigenti e l’utilizzo di prodotti sprovvisti di certificazione Ce. Come se non bastasse, il titolare impiegava senza alcun contratto una connazionale 35enne sprovvista di permesso di soggiorno che, alla vista delle divise, aveva tentato invano di scappare dal retrobottega. La donna era stata quindi fotosegnalata e accompagnata in Questura per la procedura di espulsione, mentre il proprietario era stato subito denunciato per utilizzo di manodopera entrata irregolarmente in Italia.   
Redazione Web

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