Dalla passione per la corsa alla sfida estrema
Una corsa con 170 km totali di percorso, 40 valichi da superare, 2.700 metri di altezza massima e 44 ore di corsa no stop. «E' stata una bella esperienza anche se molto faticosa – ha raccontato il corridore –, a causa del maltempo inizialmente la gara era stata rimandata di cinque ore. Il clima, quindi non era dalla nostra parte. In alcuni punti di passaggio abbiamo anche trovato la neve e la temperatura non era di certo estiva». La gara è partita sotto un temporale, alle ore 23.30, da Chamonix, in Francia. L’ultra trial, che si è svolto lo scorso 25 agosto, compie un percorso a circolo intorno al Monte Bianco passando anche per Courmayeur. I corridori erano dotati di uno zaino con all’interno riserve di liquidi, alimentari, pile, giacca a vento, bende per potersi medicare e un telefonino per le emergenze. Lungo il percorso erano dislocati punti di ristoro e di medicazione. Gli sportivi, per poter continuare la gara, dovevano superare alcuni punti di qualificazione, sei in tutto, nei tempi prestabiliti. In questo modo potevano accedere allo step successivo. «E' una corsa molto difficile e frenetica – continua Magnaghi –. Sono arrivato a fine gara distrutto e con le vesciche ai piedi, ma pieno di soddisfazioni». Magnaghi è riuscito a qualificarsi 440esimo su 922 corridori. Su 2.300 partecipanti iniziali, provenienti da 62 nazioni diverse, 1.200 si sono ritirati o non sono riusciti a completare in tempo i vari punti di qualificazione. «Per me è stato molto incoraggiante avere vicino la famiglia -prosegue il corridore- con i miei due figli, e gli amici che mi sostenevano anche attraverso il sito dell’organizzazione. In quei momenti, se non hai l’aiuto di chi ti vuol bene, non vai da nessuna parte. Io sono soddisfatto di avere vinto le mie difficoltà». Mauro Magnaghi, 48 anni, di Zivido, ha iniziato la sua esperienza da corridore nel 1995 in modo amatoriale, cominciando solo per tenersi in forma e fare un po’ di sport. La passione per l’attività fisica e per la montagna lo hanno portato a partecipare a queste gare estreme. La prossima sfida, per il corridore sangiulianese, sarà per le tre cime di Lavaredo, in programma per il giugno 2012. Una maratona che parte da Cortina e attraversa tutte le Dolomiti. Ma finita questa nuova avventura ci si dovrà preparare per il Tor de Geants, che partirà a settembre dell’anno prossimo e andrà a toccare, nei 330 km di percorso, le quattro vette più importanti d’Europa.
Jennifer Marfia