Doccia fredda per l’Amministrazione Lorenzano: Eni mette i bastoni tra le ruote al risanamento di Genia. Il vicesindaco Zannone resta fiducioso

Nel corso della seduta consiliare del 6 settembre scorso era stato messo in votazione un provvedimento estremamente importante, inerente alle linee guida per l’accordo di ristrutturazione del debito della municipalizzata, basato sulla riduzione di circa il 50% dell’onere da corrispondere ai creditori. La votazione, nel corso di una riunione che ha assunto toni decisamente aspri, aveva sancito l’approvazione del piano in oggetto, con il totale accordo da parte della maggioranza. Forte di tale risultato, il 13 settembre l’Amministrazione aveva preso parte a un’udienza presso il Tribunale di Lodi, fissata per discutere del futuro finanziario dell’azienda, a cui erano intervenuti i rappresentanti di tutti i principali creditori. Tra questi, mentre le banche e altri soggetti avevano accettato di dare inizio a una trattativa per la riduzione del debito, Eni, verso cui Genia vanta il passivo percentualmente più consistente, aveva dichiarato la sua indisponibilità, peraltro già annunciata all’interno di una missiva recapitata alla multiservizi il 2 agosto scorso. Il decreto, depositato dal tribunale di Lodi il 21 settembre, è tuttavia giunto per l’Amministrazione Lorenzano come una vera e propria doccia fredda: il Giudice ha infatti respinto la proposta di ristrutturazione poiché, per l'ammissibilità del ricorso, è necessaria la sussistenza di trattative con creditori che rappresentino almeno il 60% dell'esposizione, percentuale che non verrebbe raggiunta senza l’assenso di Eni. «Chiediamo un ulteriore sacrificio a chi può farlo – aveva dichiarato il vicesindaco Rosario Zannone all’indomani della sentenza –. Sono sicuro che anche Eni vorrà e saprà dare il suo contributo per risolvere la crisi finanziaria di Genia». A ogni modo, il sindaco Alessandro Lorenzano ha fatto sapere che, nei prossimi giorni, verrà convocato un Consiglio comunale straordinario per discutere delle future strategie da attuare alla luce dei recenti sviluppi.

Alessandro Garlaschi