Giro losco in via della Resistenza: in manette due cugini, uno pregiudicato e l’altro latitante
Tutto ha avuto inizio quando i Militari hanno deciso di tenere sotto osservazione i box condominiali di via della Resistenza, su sollecitazione dei residenti preoccupati da un andirivieni di autovetture. Alla guida di una di queste è stato notato L.D., pregiudicato sangiulianese, classe 1969, entrato in una delle rimesse assieme a un altro uomo. Quando poco dopo L.D. è uscito in solitudine, i Carabinieri lo hanno fermato per chiedergli di mostrare loro i documenti, ma si sono trovati di fronte a una sorpresa: non solo la carta d’identità esibita è risultata rubata in provincia di Venezia nell’ottobre 2008, ma la foto contenuta non corrispondeva minimamente ai dati anagrafici riportati. La fototessera, infatti, ritraeva I.C., classe 1981, cugino di L.D. e ricercato per una pena da scontare di oltre cinque anni a seguito di una rapina messa a segno alcuni anni fa nel bresciano. Intuendo che il latitante fosse proprio il passeggero della vettura di L.D., i Militari hanno iniziato una paziente opera di ricerca dell’uomo all’interno dell’area box e, dopo averlo individuato, hanno solo dovuto attendere che lo stesso uscisse allo scoperto, stremato dalla mancanza di ossigeno. A seguito della perquisizione del garage dove il latitante si era nascosto, le Forze dell’Ordine hanno rinvenuto e sequestrato oltre un etto di cocaina purissima e cinquanta grammi di sostanza da taglio, due pistole semiautomatiche con matricola rimossa, due passamontagna e ben 150 cartucce tra calibro 7,65, 6,35, 9x21 e calibro 12 da caccia, tutte detenute illegalmente. Per I.C. e L.D. sono quindi immediatamente scattate le manette per detenzione di armi clandestine, di un documento falso valido per l’espatrio e di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre a L.D. verrà contestato anche il reato di favoreggiamento, avendo fornito aiuto al cugino che stava pianificando la propria fuga.
Alessandro Garlaschi