Ha aperto i battenti il nuovo stabilimento di Kennametal, la società statunitense che, in barba alla crisi, lo scorso anno fiscale è cresciuta del 28%

Progetta e fornisce utensili e componenti tecnologici per l’industria

È stato inaugurato ufficialmente a San Giuliano il nuovo stabilimento di Kennametal, società statunitense leader nella progettazione e fornitura di utensili e componenti tecnologici per l’industria.

L’azienda, nonostante il periodo di recessione economica globale, ha continuato a investire nello sviluppo, nella crescita e nella tecnologia, mantenendo sempre un occhio di riguardo al rispetto dell’ambiente. La precedente sede di Kennametal in Italia, che era situata a Milano in via Morivione ed è stata la prima struttura dell’azienda creata al di fuori degli USA, verrà ora trasferita in questo nuovo complesso, che sorge in via Lombardia 32 e ha comportato una spesa di circa 12 milioni di euro. «Durante questo periodo di crisi – ha sottolineato Carlos M. Cardoso, presidente e Ceo di Kennametal a livello globale – abbiamo operato precisi piani strategici di investimento, che ci hanno permesso di lanciare sul mercato 10.000 nuove tipologie di prodotti. Nonostante la recessione, lo scorso anno fiscale ha segnato per noi una crescita del 28%». L’azienda si propone altresì di puntare sulla formazione di nuove figure altamente professionalizzate e di incrementare contemporaneamente il legame con il territorio: i vertici hanno infatti annunciato la delineazione di uno specifico programma, che prevedrà corsi di apprendistato rivolti ai giovani provenienti dalle scuole locali. Non secondaria è poi la questione dell’impatto ambientale, che si pone ogni qual volta avvenga l’installazione di un nuovo polo industriale. Secondo quanto hanno fatto sapere i responsabili di Kennametal, tutte le fasi produttive che prenderanno corpo all’interno della struttura sangiulianese saranno svolte nel totale rispetto dell’ecosistema: come annunciato, infatti, tutto il materiale di risulta dai processi produttivi sarà adeguatamente smaltito e, nell’impossibilità di provvedere a una adeguata eliminazione, si ricorrerà al supporto di ditte specializzate. Una considerazione finale: attualmente, su 11.000 dipendenti nel mondo, in Italia Kennametal impiega 200 persone. L’auspicio è che la Società sarà in grado di fornire il proprio contributo nel rispondere alla forte domanda occupazionale presente ora sul territorio. 
Alessandro Garlaschi