La storia dell’informatica passa da San Giuliano e San Donato: Adriano Olivetti

Al via una serie di iniziative per conservare e tramandare la memoria del Laboratorio di Ricerche Olivetti, polo tecnologico all’avanguardia che fu al confine tra Borgolombardo e Certosa

L'Olivetti Elea 9003

L'Olivetti Elea 9003

Esite una connessione tra il quartiere sangiulianese di Borgolombardo, quello sandonatese di Certosa e l’elettronica. Essa risale a oltre mezzo secolo fa, quando Adriano Olivetti, nel 1958, decise di insediare il Laboratorio di Ricerche Elettroniche della sua azienda al confine tra San Giuliano e San Donato. In ricordo del polo tecnologico d’eccellenza, le due Città, in collaborazione con l’associazione Pozzo di Miele, promuoveranno una serie di eventi per raccontare la straordinaria vicenda del Centro dove, nel 1959, fu creato il primo calcolatore al mondo completamente a transistor, l’Elea 9003, uno strumento rivoluzionario che segnò un passaggio fondamentale nella storia dell'informatica. Il programma di eventi inizierà simbolicamente nel luogo dove sorgeva l’edificio. Sabato 26 ottobre, alle ore 10.30, in via Certosa a San Giuliano, sarà posata una targa commemorativa che segnerà in modo tangibile la presenza di quella che fu un’eccellenza di livello nazionale e internazionale. Al momento istituzionale, faranno seguito tre incontri di approfondimento. Il primo sulla storia del Laboratorio sarà in sala Consiliare a San Giuliano (il 26 ottobre, alle 11.15). Gli altri due, sull’Intelligenza Artificiale (il 4 novembre) e sui calcolatori quantistici (12 novembre), ospitati nella sala Consiliare di San Donato (con inizio alle 10.15), vedranno la partecipazione degli studenti delle Superiori cittadine e saranno aperti a quanti vorranno approfondire la propria conoscenza su due tematiche particolarmente attuali.