Quattro domande ai candidati


BROCCANELLO - Perché mai come adesso San Giuliano ha bisogno di cambiamento: 65 anni di Sinistra hanno ridotto la città al collasso. Gli ultimi anni hanno visto non solo il fallimento del modello centralista e statalista con il buco di Genia, ma si è svelato l’inganno ai cittadini di una Sinistra che pensa a mantenere il proprio potere, fatto per lo più di speculazioni e clientelismo, senza pensare alla deriva della città. Per uscire dall’isolamento e accedere a finanziamenti provinciali, regionali ed europei; porre al centro la famiglia e la persona; sviluppare politiche per le imprese; avviare progetti in project financing.
BUGADA - Sono convinta che la forza della democrazia sta nella possibilità di scelta. I cittadini di San Giuliano hanno abbondante possibilità di scelta, quest’anno: chiedo loro di informarsi, leggere i programmi, valutare le persone in campo e il loro impegno, non tanto per qualche settimana in campagna elettorale, ma nella vita di ogni giorno, e quindi decidere. La mia lista si impegna per una politica di attenzione alla quotidianità e di onestà. 
DORNETTI - I cittadini mi auguro, auspico, scelgano la mia figura come colui che in questi anni ha sempre detto la verità sullo stato del Comune e della municipalizzata Genia, colui che in Consiglio comunale si è battuto per il miglioramento della città: messa in sicurezza di strade, aumento della sicurezza, più verde, e contro gli aumenti alle tariffe.
LORENZANO - Perché è ora di cambiare, di portare aria fresca in città: Questi ultimi mesi sono stati difficili per i sangiulianesi. Per colpa della Destra e di chi l’ha sostenuta e la sostiene, abbiamo il Comune commissariato. Ora dobbiamo partire dalle piccole cose da fare subito: le buche, l’illuminazione stradale, le videocamere. E poi le grandi cose: lo sviluppo e il lavoro. Dobbiamo valorizzare le eccellenze che abbiamo e diventare sempre di più il polo industriale e commerciale del Sud Milano.
MOLTENI - Stiamo cercando di dare una risposta vera, a una necessità vera e concreta: recuperare San Giuliano dal degrado materiale, morale e politico in cui si trova. Un'opera tutt'altro che semplice, che comporta un lavoro a due tra amministratori e amministrati, che supera il meccanismo della delega per il quale, dopo il voto, il cittadino torna a disinteressarsi dei suoi amministratori e viceversa; che supera gli egoismi e le paure di cui si nutre il Centrodestra. Se qualcuno pensa, come noi, che sia possibile lavorare per una città nuova, una città che sale, allora ha una buona ragione per votarmi.
SALVO - È meglio un sindaco giovanissimo e meno esperto, ma comunque competente, con voglia di fare, senza logiche e nomine partitiche (che ne influenzano negativamente l’operato), e che ti dice apertamente come stanno le cose e come intende risolverle, piuttosto che un politico esperto, che sa come raggirarti e come prenderti in giro.
TONI - Copertura del Redefossi, spostamento dei tralicci dell'alta tensione, abbattimento dell'ecomostro in via Tolstoj, nuove scuole a Zivido, asili nido di Sesto, Borgolombardo, Zivido e Carlo Porta, Centro di aggregazione giovanile, recupero dell'ex Palazzo Comunale, dell'area dismessa della ex Carraro, nuovi centri anziani di San Giuliano e Sesto, Fonte Campoverde, nuova Tenenza dei Carabinieri, acquisto di Villa Volontè, piazze cittadine rifatte, tante nuove aree verdi  e tariffe per i servizi tra le più basse della Lombardia. Mi sembrano tanti buoni motivi da cui ripartire per rimettere in piedi la città.

Come sarà cambiata San Giuliano alla fine del suo eventuale mandato?
BORSATO - Se il PCL avesse la maggioranza elettorale saremmo alla vigilia di cambiamenti rivoluzionari in tutto il paese, perché noi porteremmo al governo locale e nazionale i lavoratori, organizzati democraticamente e dal basso in comitati di controllo e gestione dei più importanti settori dell'economia, fra cui ovviamente il settore bancario.
BROCCANELLO - Dovrà avere cambiato marcia: conti a posto, servizi funzionanti e a costo di mercato, alcune iniziative realizzate, come il centro natatorio. Nuove imprese sul territorio con la presenza di sportelli CCIAA e SUAP. Attenzione alle frazioni attraverso deleghe e giunte itineranti perché la politica deve tornare a dialogare con la città. Vincere sul tema della sicurezza con politiche di prevenzione: locali, centri di aggregazione musicale per i giovani, feste di quartiere e notti bianche. Recupero del patrimonio storico e artistico di Rocca Brivio, Viboldone e rievocazione della Battaglia dei Giganti.
BUGADA - Assicuro il mio serio impegno, tutta la mia capacità e professionalità. Lavoro a San Giuliano e se eletta lavorerò perché San Giuliano sia una città più vivibile, accogliente, con un occhio particolare di attenzione alle fasce di cittadini più deboli, minori e anziani, diversamente abili, ma anche vivace culturalmente. Una città più pulita sotto ogni punto di vista.
DORNETTI - Al termine del mandato, San Giuliano sarà più verde, più vivibile, sicuramente più pulita e la percezione sarà quella di un luogo dove è possibile far crescere la propria famiglia senza pensare a una città dormitorio insicura. Una San Giuliano più appetibile come servizi, collegamenti, e culturalmente attraente.
LORENZANO - Sarà una città nuova ancora più accogliente e in cui i sangiulianesi saranno orgogliosi di vivere. Quattro cose: sarà una città bella con più cura per strade e piazze. Più forte, con più opportunità di lavoro e per i giovani. Più sicura, con una migliore illuminazione e più attenzione alla vigilanza. Più solidale, perché più accogliente e più ricca di cultura, di sport e di volontariato.
MOLTENI - Sarà una città più gradevole da vivere e frequentare, che ha spostato parte del traffico che la attraversa sul trasporto pubblico, che ha trasformato Genia in una società che rappresenta un patrimonio comune, che gestisce servizi con efficienza e trasparenza, che ha recuperato il proprio debito e ora si occupa di energie rinnovabili, di bonifiche ambientali. Una città capace di pensare a progetti per Viboldone, Rocca Brivio e Zivido, per le cascine e per l'agricoltura di qualità. Una città che non vive dell'aumento delle rette per i servizi, che riesce a lavorare con la scuola pubblica, le Associazioni e i cittadini.
SALVO - Una città a misura d’uomo e bici, e non di costruttori e auto. Bisogna aumentare il senso di sicurezza nei cittadini, rendendo più vivibile la città, perché più ci sono persone in giro, più le persone si sentono sicure. Ridurremo il cemento, aumentando il verde urbano. Creeremo un corso commerciale. Svilupperemo i mezzi pubblici: le persone non prenderanno il pullman solo quando non hanno alternative, ma perché preferiranno farlo.
TONI - Sarà una città con più servizi alla persona, curata nella manutenzione delle strade, nella gestione del verde, dell'arredo urbano, vivibile e ricca di manifestazioni culturali e aggregative, con una forte attenzione alla sicurezza e alla cura delle persone.

Qual è la soluzione per il delicato caso Genia?
BORSATO - Tutti i servizi essenziali devono diventare  pubblici: lo Stato rileva l'intera attività di Genia e al contempo azzera il debito verso le banche, che non riceveranno alcun soldo di risarcimento. Garantire il posto di lavoro di operai e impiegati, formare comitati di controllo su Genia da parte di lavoratori e utenti eletti, organizzare attorno alla difesa del posto di lavoro dei dipendenti una piattaforma che coinvolga tutti i cittadini lavoratori.
BROCCANELLO - Attraverso la distinzione tra destini dell’azienda e posti di lavoro: Genia deve alleggerirsi, diventare una stazione appaltante per conto del Comune e gestire pochi servizi purché recuperi efficienza. Deve essere favorito l’ingresso di soggetti pubblici e privati nella gestione dei servizi. Attraverso gare di appalto pluriennali  in outsourcing, con introduzione di clausole sociali per garantire il posto di lavoro, è possibile ridurre drasticamente la struttura dei costi e finalmente esercitare un controllo sulla qualità e i costi dei servizi.
BUGADA - Sono convinta che i servizi pubblici debbano essere gestiti da una società a maggioranza di capitale pubblico. Ritengo che quindi Genia debba continuare a essere la società del Comune che fornisce servizi pubblici di primaria importanza. Quello che non ha funzionato non è il progetto, ma la gestione concreta, che deve essere posta sotto il controllo diretto del Consiglio comunale, ove sono rappresentate tutte le forze politiche espressione dei cittadini. La salvezza di Genia sta nella possibilità di gestire servizi pubblici comunali, e rinegoziare i mutui con le banche.
DORNETTI - Genia può diventare elemento di differenziazione nel territorio tramite aggregazioni su tutta la catena del valore, sia a monte che a valle dell'asse via Emilia.
Se Genia non sarà in grado di dimostrare la propria capacità competitiva, come ogni altra azienda in un libero contesto, uscirà dal mercato; a quel punto verranno tutelati i lavoratori attualmente in essere.
LORENZANO - Genia è l’esempio di come sono stati sprecati negli anni passati i soldi pubblici. Per ogni milione di euro che il Comune dava a Genia, solo 500.000 euro diventavano lavori per i sangiulianesi, il resto sprechi. Adesso le priorità sono due: i servizi e i lavoratori. Il punto di partenza sarà quello che il Commissario ci lascia. Da lì dovremo iniziare a lavorare per garantire a tutti i cittadini i servizi (gas, luce, raccolta dei rifiuti, ecc…) e difendere i lavoratori. MOLTENI - Nessuno sa che cosa sarà la Genia che si ritroverà la prossima amministrazione. Oggi tutte le facili ricette che sentiamo sono solo promesse. Occorrerà partire da un'analisi di ciò che davvero ci troveremo di fronte e di quanto riusciremo a mettere in campo per ricostituire un patrimonio comune, che esiste, di competenza, esperienza e capacità, cui andrà affiancata una proposta che individui nuovi settori operativi (energie rinnovabili, bonifiche ambientali, servizi). Questa è la premessa per affrontare anche il delicato tema dei lavoratori, che non possono essere abbandonati a sé stessi e non possono essere "ceduti" ai centri commerciali come se fossero pacchi qualunque.
SALVO - Non può essere più in capo a Genia la gestione del gas e dell’energia (L.n. 44/07), la gestione dei servizi pubblici è incerta (affidati per forza in base a gare), è impossibile aumentare il capitale sociale (legge n. 125/10), altre attività potrebbero dover rientrare necessariamente in Comune, in quanto necessitano di beni che sono stati ceduti a Genia, ma che fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune, quindi il ripianamento dei 60 milioni di debiti appare come un miraggio. Se si continuerà ad accanirsi su Genia, il quasi inevitabile fallimento lascerà a casa tutti i lavoratori, a fronte della possibilità di internalizzare o cedere il maggior numero di dipendenti insieme alle attività con delle clausole sociali.
TONI - Procederò a revocare le deliberazioni comunali approvate negli ultimi mesi e ad affidare a Genia tutti i servizi pubblici locali, riportando la società alla piena capacità operativa e garantendo tutti i livelli occupazionali. Verrà individuato, con gara pubblica, un advisor che certifichi la reale situazione economica, finanziaria, patrimoniale e reddituale di Genia e avvierò le procedure per individuare soggetti imprenditoriali interessati all'acquisizione di quote di Genia, in possesso del necessario know how e di forte capacità organizzativa e manageriale, presentando alle banche un serio piano industriale di rilancio delle attività sociali.

Come troverà nuove risorse finanziarie per il suo Comune?
BORSATO - Tagliando i fondi a scuole e asili nido privati, aumentando le tasse sui grandi patrimoni, imponendo allo Stato un aumento dei finanziamenti agli enti locali, colpendo la speculazione finanziaria e immobiliare, tagliando le spese militari e i privilegi fiscali del Vaticano, delle banche e delle multinazionali, azzerando il debito pubblico verso le banche.
BROCCANELLO - Attraverso la riduzione degli sprechi che ancora continuano a esserci e l’arrivo di capitali privati con l’avvio di interventi in project financing. Sarà creato anche un collegamento stabile per aziende e cittadini volto all’accesso di finanziamenti pubblici.
BUGADA - Contenimento delle spese pubbliche, razionalizzazione dei servizi, calmierazione delle tariffe per servizi alla persona e all’educazione, economie attraverso sinergie con altri Comuni ed enti. Occorre rimettere San Giuliano in rete.
DORNETTI - Le precedenti amministrazioni di Centrosinistra hanno sbagliato ad agire tramite la patrimonializzazione di alcune strutture. È chiaro che nel contesto attuale, e a maggior ragione San Giuliano, il modello di assistenzialismo abbia fallito. Oggi sono necessarie partnership con privati nella gestione del vivere quotidiano, riuscendo così a fornire servizi di qualità con tariffe contenute e calmierate. Dall'altro lato, gli interventi strutturali devono essere condotti con il criterio dell'efficacia ed efficienza, quindi economicità tramite aggregazioni in project financing.
LORENZANO - Il Centrodestra ha tagliato con la mannaia le risorse ai Comuni e di conseguenza ai cittadini. Senza risorse non si fanno le strade, non si danno i servizi alle persone che ne hanno bisogno. Non vogliamo mettere nuove tasse o alzare le tariffe, piuttosto serve più collaborazione con i privati, con le imprese, per riuscire a coinvolgerli nei progetti per i sangiulianesi, facendo di San Giuliano un posto attraente in cui investire anche in vista di Expo 2015.
MOLTENI - Il Federalismo fiscale diminuirà le disponibilità per i Comuni e li costringerà a introdurre nuove tasse. Piaccia o no, questo è il risultato delle politiche leghiste e del Centrodestra. Noi dovremo puntare all'ottimizzazione dei servizi e all'integrazione di quote consistenti di impegno civico di cittadini e associazioni, per esempio nel campo del sociale e dell'istruzione. Poi, pensiamo anche a due strumenti innovativi: la partecipazione azionaria diffusa nel campo dei servizi (ad esempio, rilancio di Genia e recupero di nuove risorse) e Buoni Obbligazionari Comunali nel campo degli investimenti. Con questi ultimi si otterrebbe il vantaggio di avere anche una partecipazione attenta e interessata dei cittadini alle principali opere comunali.
SALVO - Attraverso il riciclo dei rifiuti, a tal punto da poter rivendere i materiali e guadagnare, e poi istituendo un distretto economico: le aziende del luogo portano e vendono i loro prodotti in un market a gestione comunale.
TONI - Quelle che ci sono, se ben indirizzate, sono sufficienti a garantire servizi di qualità e tariffe compatibili. Basta evitare sprechi in consulenze legali inutili, in spese non necessarie associate alla capacità di saper gestire il patto di stabilità con intelligenza e lungimiranza.