Tragedia sui binari a Borgolombardo: uomo travolto da un treno, resta ignota la sua identità
L’incidente ha interrotto il traffico ferroviario per oltre un’ora. In corso accertamenti per chiarire la dinamica. Il Comitato pendolari: «Servono più sicurezza e recinzioni»

12 maggio 2025
Un dramma si è consumato all’alba di sabato 10 maggio lungo i binari della stazione di Borgolombardo, al confine tra San Donato e San Giuliano. Alle 5.40 del mattino un treno ha investito un uomo, uccidendolo sul colpo. A lanciare l’allarme è stato il macchinista, che si è ritrovato di fronte alla scena tragica. Sul posto sono intervenuti i soccorritori di Areu, i Vigili del fuoco di Milano e gli agenti della Polfer di Lambrate, ma per la vittima (un uomo di carnagione chiara, apparentemente tra i 30 e i 40 anni) non c’era più nulla da fare. Il corpo è stato sbalzato a diversi metri di distanza dall’impatto. Non aveva con sé documenti, e le sue condizioni rendono difficile l’identificazione: sarà necessario il rilevamento delle impronte digitali. Al momento, restano aperte tutte le ipotesi: potrebbe essersi trattato di un incidente, ma non si esclude il gesto volontario. Secondo una prima valutazione, la vittima potrebbe appartenere a quella fascia di persone emarginate che trovano rifugio notturno lungo i binari, in una zona nota purtroppo anche per la presenza di spaccio e degrado. La circolazione ferroviaria è rimasta sospesa per oltre un’ora per consentire i rilievi e la rimozione della salma. Un altro investimento è avvenuto poco dopo, alle 6.15, in via Cevedale, a Milano, confermando un trend preoccupante di incidenti sui binari. A denunciare questa emergenza è ancora una volta il Comitato Pendolari Sud-Milano e Lodigiano, che da anni chiede misure più incisive per la sicurezza nelle stazioni e lungo le tratte ferroviarie. «Da Rogoredo a Tavazzano – affermano dal Comitato – le recinzioni sono mancanti o danneggiate. La tratta è spesso teatro di spaccio, consumo di droghe e bivacchi. Chi attraversa i binari per tagliare strada rischia la vita. Il bilancio parla chiaro: circa una vittima al mese, tra persone e animali». Una scia di sangue che interroga le istituzioni sulla necessità di interventi urgenti per mettere in sicurezza le infrastrutture ferroviarie e proteggere vite umane.
12 maggio 2025