Accoglienza migranti, sopralluogo di FdI all’ex hotel Ambra di San Zenone

Il coordinatore provinciale, Fabio Raimondo, e l’eurodeputato Carlo Fidanza in visita alla struttura: «San Zenone ha meno di 5.000 abitanti e dovrebbe ospitare al massimo 12 richiedenti asilo. Ma qui dentro ce ne sono 126»

Fabio Raimondo (a sx) e Carlo Fidanza presso l'ex Hotel Ambra

Fabio Raimondo (a sx) e Carlo Fidanza presso l'ex Hotel Ambra

«Modello d'accoglienza che scarica l'emergenza profughi sui Comuni»

Un sopralluogo presso l’ex hotel Ambra di San Zenone, ora Casa della solidarietà gestita dalla Onlus Fratelli di San Francesco, per verificare la reale situazione di quello che è a tutti gli effetti il più grande centro d’accoglienza del Sudmilano. A svolgerlo, nel pomeriggio di lunedì 9 luglio, è stata una rappresentanza di Fratelli d’Italia capeggiata dal coordinatore provinciale, Fabio Raimondo, e dall’eurodeputato Carlo Fidanza. «Il Comune di San Zenone al Lambro – precisano Raimondo e Fidanza - ha meno di 5.000 abitanti e, secondo il protocollo per l'accoglienza migranti voluto dall'ex Ministro degli Interni del PD Minniti, dovrebbe ospitare al massimo 12 richiedenti asilo. Ma in questa struttura ce ne sono 126». Quasi tutti gli ospiti del centro si sono visti respingere la richiesta di asilo in primo grado ed ora sono in attesa dell'esito del giudizio di appello. «Intanto – aggiungono gli esponenti FdI - vagano per il sud-est milanese, sopratutto nel territorio di Melegnano, ma anche a San Giuliano e San Donato. È evidente che in questo "modello d'accoglienza" che scarica l'emergenza profughi sui Comuni c'è qualcosa che non va. È ora di cambiare: basta all’anomalia tutta italiana della “protezione umanitaria”, che prevede situazioni non di pericolo effettivo, ma anche solo liti e questioni personali».
Redazione Web

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