San Zenone, la stazione dei bivacchi notturni: il Comitato Pendolari lancia l’allarme degrado e insicurezza

Segnalati materassi, rifiuti e presenze sospette tra binari e aree verdi. Il Comitato: «Servono interventi urgenti»

Un giaciglio di fortuna nell'area limitrofa alla stazione

Un giaciglio di fortuna nell'area limitrofa alla stazione

La stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro si sta trasformando in un luogo segnato dal degrado e dall’insicurezza. A lanciare l’allarme è il Comitato Viaggiatori e Pendolari Sudmilano e Lodigiano, che denuncia una situazione ormai fuori controllo, soprattutto nelle ore serali. Materassi, coperte, giacigli improvvisati, rifiuti e bottiglie: sono questi i segnali inequivocabili di bivacchi notturni e presenze prolungate all’interno e nei pressi dello scalo ferroviario. I punti critici si estendono fino al campo da calcetto e all’area cani adiacente, dove i pendolari temono anche fenomeni di spaccio e consumo di droga. «Basta arrivare dopo le 21 per accorgersene», scrive il Comitato, che lamenta la totale assenza di presidi serali a differenza di quanto accade a Lodi o Casalpusterlengo. Nessuna risposta, inoltre, è mai arrivata sulle richieste di potenziare la videosorveglianza o migliorare l’illuminazione nei punti più a rischio, né sugli eventuali controlli effettuati tramite le telecamere già installate. Il quadro si completa con lo stato di abbandono della zona: il sottopasso della via Emilia, ad esempio, viene descritto come «quasi impraticabile» per la vegetazione fuori controllo, sintomo evidente di una più ampia incuria. Il Comitato chiede ora un cambio di passo: controlli serali cofinanziati da Regione e Prefettura, una verifica dello stato delle telecamere, manutenzioni puntuali e la messa in sicurezza dell’intera area ferroviaria.