Casadio, "voce fuori dal coro", spacca ancora la maggioranza a Segrate
Una “voce fuori dal coro” spacca ancora la maggioranza a Segrate. E' il consigliere comunale Daniele Casadio - ex Pdl, poi Forza Italia, oggi nel movimento cittadino “Fronte per Segrate”, di cui ne è il fondatore insieme al consigliere Seracini – a dare l'ennesimo scossone a una maggioranza, già da tempo traballante, con il suo “no” al consuntivo 2013.
Che sarebbe stato un consiglio comunale “caldo” lo si sapeva già; all'ordine del giorno l'approvazione del rendiconto 2013: solo «un documento tecnico, molto ragionieristico» per il vicesindaco Mario Grioni (Lega Nord) con delega al Bilancio, ma per l'opposizione, che ne ha dato invece una lettura “politica”, cartina tornasole di tante magagne e specchio di una cattiva amministrazione dalla gestione, per dirla in modo gentile, a volte «casereccia», secondo la consigliera Pd Radaelli, «irresponsabile e leggera» per la collega Mongili.
Una lettera (disponibile sul sito del Pd) del segretario cittadino del Pd, Damiano Dalerba, con questa premessa “Il malgoverno di Segrate e i 13 errori capitali”, invitava tutti i consiglieri a votare contro l’approvazione del Rendiconto, indicando punto per punto gli errori commessi dalla mala gestione di questa maggioranza: primo in lista il debito fuori bilancio delle Generali, il fallimento del Village, il disastro Acquamarina, la Boffalora, la Viabilità speciale e molto altro ancora. E a sorprendere tutti (maggioranza e opposizione), il consigliere Casadio "fuori dal coro" «non solo ha definito ottima la nostra lettera – commenta il Pd - ma, elencando i 13 punti uno per uno, li ha anche in qualche modo fatti propri: in poche parole, le nostre critiche alle scelte della maggioranza sono talmente reali che anche questo Gruppo ha dovuto riconoscerne le fondamenta». «Esco da questa maggioranza – ha dichiarato, infatti, Casadio al momento del voto - e coerentemente con questa scelta, rassegno le dimissioni da Presidente della Commissione Ambiente».«Nella lettera si fa del terrorismo psicologico – ha replicato il consigliere Gervasoni (NCD) – accusando poi il Pd di esser stato, a suo tempo, partecipe e complice di certe decisioni che oggi critica e rinnega (Centro Commerciale, Centroparco). Noi abbiamo trasformato Segrate in una bella città – ha aggiunto - dotata di servizi che tanti ci invidiano. Se al segretario del Pd non piace, torni da dove è venuto». Sereno anche il Sindaco Alessandrini, «questo bilancio racconta una realtà completamente diversa – ha dichiarato - conti sani, cittadini contenti e servizi di eccellenza e per questo – ha concluso – ringrazio la maggioranza, quella vera». Ma non passa un giorno che il Pd torna all'attacco, «la nostra lettera ha provocato un terremoto in Municipio – scrive ancora Damiano Dalerba – ma questo è solo il primo atto, a nostro parere, della spaccatura in essere nella maggioranza. Molto presto assisteremo ad altre defezioni: i nodi stanno venendo al pettine e le responsabilità personali di ogni singolo consigliere, ma mano che la frana avanza, si faranno sempre più pressanti». Intanto, con 16 sì contro 11 no, il consuntivo 2013 è passato.
Cristiana Pisani