Caso BreBeMi, parlano i residenti di Tregarezzo: «Nessuno sa darci delle risposte!»

I cittadini di Tregarezzo esprimono tutta la loro preoccupazione sul futuro incerto del loro quartiere


I numeri della BreBeMi parlano chiaro: 62,1 km di lunghezza complessiva del tracciato, 5 provincie interessate, 43 comuni attraversati, compresa la viabilità di connessione con le città, 6 caselli previsti.
Per quanto riguarda il comune di Segrate, sono tanti, anzi troppi, i progetti presentati, e poi velocemente sfumati, nel corso degli ultimi due anni. L’area in questione è quella di Tregarezzo, frazione che comprende un complesso residenziale situato di fianco alla strada provinciale Rivoltana, già vittima di un pesante inquinamento acustico. La prima proposta, nonché primo punto delle linee programmatiche del Sindaco Alessandrini, era quella dell’interramento della BreBeMi, con l’obiettivo di salvaguardare i quartieri di San Felice e di Tregarezzo, appunto. Il progetto è stato presto abbandonato, perché troppo oneroso. Una seconda proposta era quella di delocalizzare i residenti di Tregarezzo in una zona più tranquilla. I cittadini si erano addirittura abituati all’idea di abbandonare le proprie case per spostarsi in una zona più salutare, sperando in qualcosa che, purtroppo, non si realizzerà mai.
Ora le cose sono molto diverse. Il Comune è ancora in trattativa con Ferrovie dello Stato, per un progetto che prevede lo spostamento dell’arteria di collegamento della BreBeMi con Milano, su una porzione di area ferroviaria attualmente in disuso. In questo modo, il destino degli abitanti di Tregarezzo sarebbe per certi versi preservato, ma si è ancora lontani dal trovare un accordo concreto.
La soluzione più probabile, a oggi, è quella che prevede la costruzione dell’arteria, proprio davanti a Tregarezzo, con un sistema di collinette fonoassorbenti che dovrebbe attutire il frastuono dei veicoli di passaggio.
I cittadini, però, sono stanchi di false promesse e vogliono avere risposte certe. Proprio la settimana scorsa, su invito di Alessandrini, i membri del Comitato Tregarezzo si sono recati in Comune, dove è stata assicurata loro la presenza di piste ciclabili per l’attraversamento dell’arteria. A questo proposito, abbiamo incontrato i membri del Comitato Tregarezzo. «In questo momento – racconta preoccupata Daniela De Stefani – non ci facciamo niente con le piste ciclabili. Abbiamo chiesto al Sindaco di fornirci le metrature esatte del progetto, ma nessuno sa darci delle risposte». I cittadini, infatti, sostengono che non ci sia lo spazio necessario a rendere concreto il progetto. «Sappiamo solo – afferma Michele Esposito (nella foto) – che i parcheggi saranno ridotti dagli attuali quaranta a venti». Nel quartiere risiedono circa settanta famiglie e la cosa non è di certo rassicurante. Inoltre, i cittadini si sentono letteralmente abbandonati da tutti i politici segratesi. «A novembre 2010 – racconta Donatella Menti – era stata approvata all’unanimità una mozione che prevedeva l’istituzione di una commissione Tregarezzo, per discutere delle nostre problematiche. Nessuno – precisa la Menti – si è mai fatto sentire a proposito, e questo vale sia per la maggioranza sia per l’opposizione!».
Nel frattempo, continua la battaglia legale del Comitato Tregarezzo contro il Comune di Segrate. Lo scorso 4 ottobre, infatti, si è svolta la prima udienza: il Tribunale Amministrativo non ha rigettato il ricorso dei cittadini e ha quindi aperto ufficialmente l’istruttoria.

Susanna Tosti