Guerra aperta tra Comune di Segrate e il consigliere Micheli per la questione stazione

Il Comune di Segrate prende carta e penna e dichiara guerra al consigliere Paolo Micheli. «La segnalazione che ho inoltrato agli uffici regionali per conto dei cittadini ha mosso qualcosa, dalla parte delle società ferroviarie stanno arrivando le prime risposte, ora attendiamo quelle del Comune». Così si concludeva il comunicato, inviato alla stampa locale dal consigliere regionale segratese Paolo Micheli, in cui annunciava l'installazione di un sistema di telecamere presso la stazione di Segrate per garantire maggiore sicurezza agli utenti. E la risposta del Comune non si è fatta attendere molto. «Falso e disonesto. Non è merito suo».

E la risposta del Comune non si è fatta attendere molto. «Falso e disonesto. Non è merito suo». A chiarire la posizione dell'amministrazione comunale è l'Assessore al Territorio, Ezio Lazzari, tramite un comunicato ufficiale diffuso lo scorso 31 gennaio, in cui si legge: «Ancora falsità per raccogliere consensi. Stavolta il consigliere Micheli arroga a sé e alla petizione da lui promossa online il merito dell'installazione del sistema di videosorveglianza alla stazione di Segrate. Secondo quanto da lui dichiarato sul suo blog, solo dopo la raccolta di firme presentata a Palazzo Lombardia, la Regione avrebbe disposto l'installazione delle telecamere. Tutto ciò è clamorosamente falso – dichiara l'assessore Lazzari -, l'amministrazione comunale si era mossa molto prima e aveva ottenuto da RFI – il gestore delle infrastrutture delle ferrovie - già nell'aprile 2013 l'installazione e la messa in funzione del sistema di videosorveglianza collegato con il sistema di controllo delle Ferrovie. Lo documentano, ancora una volta, atti ufficiali. A breve, inoltre, le telecamere attive alla stazione saranno collegate direttamente alla centrale operativa del Comando della Polizia Locale». Nessun intervento quindi da parte di Regione Lombardia, soprattutto a fronte della petizione di Micheli. «E' disonorevole e disonesto cercare di raccattare voti raccontando falsità – commenta Lazzari -, gettando fango su tutte le persone che lavorano onestamente in Comune e alle quali va il merito delle piccole e grandi migliorie ottenute in questi anni». Nel comunicato, infine, si fa chiarezza anche sulla situazione in cui versa la fermata di Segrate affermando che: «L'Amministrazione è ben consapevole delle condizioni della stazione e dell'urgenza di trovare un rimedio ai ritardi dell'operatore – Segrate Village - nel progetto di riqualificazione. La questione non è semplice come la si fa credere. La crisi che ha attanagliato il Paese ha coinvolto pesantemente tutti gli operatori immobiliari, gettandoli in serie difficoltà, e ovviamente ha colpito anche quello che sta realizzando il Quartiere della Stazione». A Segrate Village spetta, infatti, secondo gli accordi, la sistemazione dei posteggi e del piazzale. «La situazione è tale che per fronteggiarla, con il Decreto del Fare dell'agosto 2013, il Governo ha prorogato a livello nazionale tutti i termini delle convenzioni urbanistiche. La volontà del Comune - puntualizza e conclude l'assessore Lazzari - è comunque quella di escutere le polizze fideiussorie per provvedere poi a effettuare i lavori non portati a termine dall'operatore. Questo però decreterebbe la morte dell'operazione immobiliare e il rischio che tutto rimanga com'è ora per molti anni. Ci si trova davanti a un bivio estremamente difficile, ma la precisa intenzione dell'Amministrazione rimane quella di tutelare la cittadinanza e la città portando a termine tutti i programmi. Per questo sta cercando di vagliare tutte le scelte possibili per trovare una soluzione al problema».
Cristiana Pisani