L'opposizione in Consiglio non molla. Rosa di Gerico ancora al centro di polemiche

Grazie alla mozione presentata dal consigliere IdV Antonio Berardinucci, all’ultimo consiglio comunale di Segrate, si è tornati a parlare della cooperativa “Rosa di Gerico”, cooperativa che ha preso in carico un programma che interessa il riutilizzo di un immobile sequestrato alla mafia.

L’ambizioso progetto prevede la nascita di una Casa Famiglia che dovrebbe ospitare otto minori in difficoltà. 

Il consigliere Berardinucci ha esposto durante l'assemblea la mozione con cui ha chiesto all’Amministrazione di fare partire al più presto il servizio, cosa che era prevista intorno a metà dello scorso settembre, ma ancora apparentemente in stand-by, e di fornire le tempistiche per l’avvio dell’attività della cooperativa.

 L’assessore ai Servizi Sociali Mario Grioni, ha ricordato che molti interrogativi sono già stati approfonditi in occasione della Commissione Servizi Sociali, svoltasi la settimana prima del Consiglio. «La Cooperativa – ha assicurato l’assessore del Carroccio Mario Grioni - è già attiva e operativa, proprio dallo scorso settembre, come previsto».

Altri consiglieri della minoranza, allora, fanno presente all’Assessore che non si è ancora risposto a tutti gli interrogativi emersi. «La cooperativa “Rosa di Gerico” non ha alcuna esperienza in materia – precisa Liliana Radaelli del PD -. Stiamo ancora aspettando di capire come mai il progetto della Casa Famiglia è stato affidato proprio a questa cooperativa».

«Gli operatori che lavorano per la Cooperativa – assicura Grioni – hanno esperienza. È vero, la cooperativa è di recente formazione, ma occorre dare modo a tutti di iniziare la propria attività». La consigliera Manuela Mongili, invece, vuole vederci chiaro in materia finanziaria, chiedendo all’Assessore quali garanzie di tipo economico-finanziario sono state date dalla Cooperativa.

«Trattandosi di una Onlus – risponde Grioni – è stato dato un budget iniziale. I Comuni a cui sono affidati i minori che verranno ospitati nella struttura di accoglienza, verseranno, come da regolamento – spiega l’Assessore del Carroccio – le rette per il mantenimento dei bambini».  

Inoltre, pare che su otto bambini attesi, cinque siano già stati affidati alla struttura e altri due siano in arrivo. 

Per le numerose imprecisioni riscontrate dai consiglieri della maggioranza nel testo della mozione, giudicato addirittura “superato”, la maggioranza ha deciso di dare il proprio voto contrario. «Non si capisce il perché di questo voto - conclude, deluso, il consigliere di Segrate Nostra, Paolo Micheli – se è superato non significa che non vi impegnate a rispettare quanto richiesto».

 

Susanna Tosti