Lucchini-Artoni: continuano le polemiche dopo il sequestro della discarica abusiva nell’area ex dogana

Proseguono le polemiche a pochi giorni dal sequestro dell’area ex dogana a Segrate, che si ritiene venisse utilizzata dall’azienda Lucchini-Artoni come discarica di rifiuti pericolosi.

Attraverso una nota congiunta, i gruppi consiliari di Segrate Nostra e Insieme X Segrate evidenziano un passo della motivazione che ha spinto i pubblici ministeri Paola Pirotta e Grazia Pradella a disporre il sequestro della zona incriminata. I magistrati, infatti, puntano il dito anche contro "i comportamenti incomprensibilmente tolleranti da parte delle autorità amministrative incaricate delle autorizzazioni e dei controlli", sottolineando “la vicinanza della casa comunale all'area di via Tiepolo e all'area ex Dogana, tratto caratterizzato, con progressiva frequenza, dai continui trasporti (anche in orari notturni) di rifiuti". «L'incomprensibile tolleranza di cui parlano i p.m. – sostengono Segrate Nostra e Insieme X Segrate - non è certo una sorpresa per Segrate, dove troppe volte abbiamo visto l'Amministrazione Comunale non curarsi a sufficienza delle tematiche ambientali o addirittura considerarle un vincolo “fastidioso”».

Redazione Web