Paola Pinto: «Il Sindaco deve fare un rimpasto e nominare delle donne in Giunta»

Il Difensore civico ha già presentato un esposto al Comune, avvalorando la sua richiesta

Paola Pinto, membro della lista “Segrate Nostra”, l’ha detto chiaro e tondo: in Consiglio Comunale non sono rispettate le norme riguardanti le pari opportunità tra uomo e donna. Ma nulla si è mosso. Così, a novembre, ha deciso di appellarsi a un Difensore Civico, l’avvocato Fabrizia Vaccarella, chiedendone l’intervento sulla base del Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali, che afferma che gli Statuti comunali e provinciali debbano prevedere la presenza di uomini e donne all’interno di giunte e organi collegiali. Inoltre, anche nello Statuto del Comune di Segrate è previsto (art.38) il rispetto della condizione di pari opportunità, per quanto riguarda i ruoli di Presidente e Vicepresidente del Consiglio.

Potrebbe spiegare meglio ai lettori la sua presa di posizione?
Nel Comune di Segrate, come in molti altri Comuni italiani, non vi è una presenza femminile in Giunta. Nel 2010, tutte le nomine indicate dal Sindaco per l'Amministrazione comunale sono state maschili, sia gli 8 componenti della Giunta, sia una gran parte degli Amministratori delle Società partecipate dal Comune, e il Presidente e il Vicepresidente del Consiglio Comunale, eletti dai Consiglieri. Pertanto, in questo caso, non si tratta di una questione di femminismo, né tantomeno di "quote rosa". Solo il nominare le "quote rosa" mi dà fastidio; perché noi donne preferiamo farci strada per propri meriti e non per forza di una legge. È possibile che in tutta Segrate non ci siano donne con i requisiti, la voglia e la capacità necessaria per adempiere a queste funzioni? Un'amministrazione pubblica che ignora le leggi, non le rispetta, le trasgredisce consapevolmente non è una buona amministrazione.

Purtroppo, però, le cariche più importanti, politiche e non, sono spesso appannaggio maschile...
è poco entusiasmante essere costretta a fare la femminista nel 2011, però in Italia è ancora necessario. Nelle scuole e nelle università italiane, le ragazze hanno, in genere, migliori risultati rispetto agli studenti maschi; però, appena entrano nel mercato del lavoro, spesso - a parità di tipologia e impegno lavorativo - sono pagate meno dei colleghi maschi, che sono anche facilitati nell'ascesa alle cariche dirigenziali aziendali; la meritocrazia viene disattesa completamente, a discapito del buon andamento dell'impresa. Anche Roger Abravanel, nel libro “Meritocrazia”, ha presentato “quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro Paese più ricco e più giusto”. Una di questa proposte è l'introduzione in Italia di una legge norvegese, che vuole che i consigli di amministrazione siano composti per almeno il 40% da donne. E, invece, alle donne in Italia si impone sempre la scelta tra la famiglia e la carriera lavorativa. Come se le due cose non potessero crescere parallelamente. Ampie ricerche nel mondo dell'economia dimostrano che, nelle imprese ove la leadership è anche femminile, le aziende crescono e guadagnano di più.

Cosa si aspetta dall’intervento del Difensore civico?
Il Sindaco di Segrate deve fare un rimpasto e nominare delle donne in Giunta. Sono sicura che il Comune di Segrate ne guadagnerà. L'intervento del Difensore civico, che ha già presentato un esposto in Comune, di cui attendo una copia dalla Segreteria di Consiglio, significa che ciò che ho scritto è giusto. Il Sindaco non potrà più ignorare il problema, come ha fatto finora.