San Felice: vigile di quartiere al primo giorno di servizio aggredito da una residente con insulti e calci

Una bella giornata di sole, quattro passi con il proprio cane per il golfo - così si chiamano i prati tra una strada e l'altra del quartiere – e due chiacchiere con le amiche sedute sulle panchine, una buona e sana abitudine per tante signore di San Felice. Sono da poco passate le tre di lunedì pomeriggio, quando si scatena una rissa nel golfo tra la settima e l'ottava strada, «una scena ai limiti dell'incredibile», raccontano ancora sconvolte alcune residenti che hanno assistito al fatto.

Protagonista una donna sulla quarantina, vittima un vigile della Polizia locale di Segrate. Secondo la testimonianza delle residenti, «l'agente in questione, nientemeno che il “vigile di quartiere”, era al suo primo giorno di lavoro e stava facendo un giro per i prati per conoscere i luoghi. Si era da poco presentato loro “ufficialmente” quando è stato letteralmente aggredito, senza nessun motivo apparente, prima con insulti e poi con calci - pare sia stato anche morsicato - dalla donna proprietaria di due cani. Nessun motivo scatenante, almeno così sembrerebbe. Solo qualche azzardo di supposizioni dovute ai precedenti. Secondo alcuni, infatti, la donna in passato avrebbe ricevuto multe per non aver messo il guinzaglio ai suoi cani. E, forse, l'aver visto il vigile in giro a parlare con altre proprietarie di cani, avrebbe scatenato la folle reazione. Alla zuffa hanno assistito anche altri passanti; una ragazzina - incuriosita dalle grida e dalla calca delle persone - è scesa di casa e ha filmato col cellulare qualche scena. «Mamma, ma a San Felice stanno girando un film?», ha commentato Alessandro, un bambino di soli otto anni che, tornando tranquillamente a casa da scuola, si è imbattuto in questa scena esemplare.
Entrambi - vigile e donna - sono stati trasportati all'ospedale in ambulanza, per fortuna se la sono cavata con qualche lieve lesione, ma la donna rischia una bella denuncia per aggressione, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nel quartiere non si parla di altro; la notizia ha riportato l'attenzione dei residenti - sono in molti a essere esasperati da certe situazioni intollerabili - sulla questione opportunità o meno di creare una area cani, attualmente inesistente. A tal scopo, sul sito internet www.change.org è stata lanciata una petizione - sono una ottantina le firme raccolte finora, ma diversi pareri anche molto contrari - «perché, nel pieno rispetto dei diritti degli animali – così riporta il testo –, sia consentito garantire al cane una opportuna attività motoria e sociale, perché proprietari di cani e non proprietari (compresi corridori, bambini, adulti cinofobici, ecc...) convivano in un clima di tolleranza e reciproco rispetto».
Cristiana Pisani