Sarà Napolitano il padrino al battesimo della Brebemi, appena premiata come miglior project financing europeo

Sarà il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano a tagliare il nastro per inaugurare, il prossimo luglio, la messa in servizio della Brebemi. Lo ha annunciato ufficialmente il presidente di Brebemi Spa, Franco Bettoni, in conferenza stampa a Treviglio, il primo incontro pubblico seguito alla consegna, a Londra, del premio per il miglior project financing europeo. Brebemi è, infatti, la prima infrastruttura autostradale italiana a essere realizzata in “project financing”, ovvero in completo autofinanziamento (un costo di 1,61 miliardi di euro finanziati per circa il 75% con prestiti bancari e per il restante 25% con mezzi propri messi a disposizione dai soci).

Alla conferenza stampa, anche l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Maurizio Del Tenno, ha voluto sottolineare la rilevanza dell’opera con queste parole: «La Lombardia cambierà volto – ha affermato con soddisfazione Del Tenno –, la Brebemi sarà un sogno che si avvera e che migliorerà la mobilità di tutto il territorio lombardo». L’infrastruttura - che collegherà le città di Brescia, Bergamo e Milano con una estensione di 62,1 km - dovrebbe, infatti, contribuire a risolvere definitivamente l’annoso problema del congestionamento del traffico che caratterizza da anni i territori attraversati, contribuendo anche alla valorizzazione degli stessi. Da un altro versante, però, parole un po' meno rassicuranti. L'assessore alle Infrastrutture della Provincia di Milano, Giovanni De Nicola, in una nota stampa, ha riaperto una famosa ferita - la questione della “viabilità speciale” - che riguarda i tratti finali di Rivoltana e Cassanese - quelli che portano dentro la città di Milano - non pronti a ricevere il traffico in uscita dalle barriere dell’autostrada Brebemi. Nella nota si legge: «Non possiamo, però, esimerci dal segnalare la nostra preoccupazione per il mancato avvio del completamento delle dette strade provinciali (rispettivamente dall'Idroscalo e da Pioltello a Milano), opere complementari alla realizzazione del centro commerciale di Segrate, subordinate a un investimento privato. La Brebemi verrà aperta il 1° luglio, ma l'ultimo miglio è ancora in “mente Dei”». Continua: «L’inaugurazione della Brebemi si tenga all’Idroscalo di Milano e non al casello di Fara Olivana. È qui, infatti, che l’itinerario dell’autostrada terminerà generando prevedibili ingorghi». Nota che ha scatenato subito reazioni, in primis quella di Brebemi che ha voluto specificare: «Le preoccupazioni espresse dall’Assessore riguardano tratti stradali la cui realizzazione non è di competenza di Brebemi, bensì di soggetti terzi che non hanno nulla a vedere con il progetto stesso». A rispondere a De Nicola, in modo chiaramente provocatorio, anche la lista civica Segrate Nostra in un comunicato - non riportato integralmente - in cui si fanno queste affermazioni: «De Nicola, in carica dal 2009, si dice preoccupato dei ritardi nella realizzazione dell'ultimo miglio. Le vicende della tangenziale di Segrate, che nel tempo si è chiamata strada della dogana, viabilità speciale o palude segratese, hanno inizio da tempi ben più lontani. Tuttavia è un po' sorprendente che De Nicola cominci a mettere le mani avanti. Il tratto di strada dallo svincolo di Lambrate alla ex dogana deve essere realizzato dalla Milano Serravalle, società controllata dalla Provincia, cioè da De Nicola. Responsabilità nel ritardo epocale nel realizzare i lavori a Segrate, la Milano Serravalle ce li ha e anche enormi. E i suoi barili, De Nicola non li può scaricare, da nessuna parte». Sul fronte “viabilità locale” - nel tratto segratese -, buone nuove. Tra fine febbraio e inizio marzo - lo ha confermato il sindaco Alessandrini - le auto provenienti da Milano potranno percorrere il tratto di Rivoltana fra Tregarezzo e la rotonda di San Felice senza dover più fare il giro dalla "tangenzialina". Una significativa riduzione del flusso di traffico, particolarmente intenso in questi mesi, sulla Mirazzano-Vimodrone davanti all'ingresso del quartiere di San Felice darà un po' di respiro ai cittadini segratesi. E, molto probabilmente, per fine aprile saranno già percorribili le due passerelle ciclopedonali,verso l'Idroscalo e verso Segrate. La luce in fondo al tunnel si comincia a intravedere.
Cristiana Pisani
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