Spari a Rovagnasco di Segrate: imprenditore 78enne uccide il socio, poi raggiunge la moglie nella bergamasca, uccide anche lei e si suicida

Tragedia nella mattinata di giovedì 3 aprile, tra Segrate e la provincia di Bergamo: duplice omicidio e suicidio. D.M., imprenditore edile 82enne, ha ucciso il socio di una vita e collega di lavoro - C.O., segratese di 69 anni - e la propria moglie, M.A. invalida da anni a causa di un ictus, suicidandosi poi con la stessa arma, un revolver calibro 7,65.

Il primo omicidio è avvenuto intorno alle 10:30 del 3 aprile a Segrate in un cantiere di via Monviso, nella frazione di Rovagnasco. In quel luogo D.M. aveva dato appuntamento a C.O. - noto imprenditore edile e fratello di un ex Sindaco e Assessore all'Urbanistica di Segrate - con la scusa di dover discutere questioni di lavoro. Una volta giunto in loco, però, l’82enne ha sparato al 69enne colpendolo a morte. L'uomo avrebbe informato dei suoi spostamenti anche il figlio, 39 anni, suo socio in affari, chiedendogli di raggiungerlo; il giovane, però, in ritardo di una decina di minuti, una volta arrivato sul cantiere, si è trovato davanti il corpo del padre senza vita e avrebbe visto D.M. allontanarsi in auto. Avvertiti subito i Carabinieri - cui il giovane ha fornito tutte le generalità del fuggiasco -, i militari sono arrivati a casa di D.M. a Bottanuco in provincia di Bergamo dove hanno trovato il cadavere di D.M. accanto a quello della moglie. L'uomo aveva infatti chiesto alla badante di uscire di casa per una commissione; dopodiché ha sparato alla signora e poi si è tolto la vita sparandosi un colpo alla testa. I Carabinieri stanno ancora indagando per scoprire le ragioni del duplice omicidio-suicidio. Per alcuni il movente potrebbe essere finanziario: «C.O. e D.M. erano i proprietari della società – informa la lista civica Segrate Nostra – che dovrebbe costruire sul TR4». Secondo altri invece, una volta deciso di farla finita, D.M. non avrebbe voluto lasciare la moglie sola e malata e avrebbe quindi deciso di toglierle la vita insieme alla sua. Stando al racconto dei quattro figli, pare che la coppia non avesse problemi economici e che D.M. non avesse mai dato precedenti segnali di squilibrio mentale.