Settala in lutto per tre giorni dopo l’ennesimo femminicidio

La tragedia avvenuta in un appartamento di via Cerca ha sconvolto la comunità. Il Comune proclama tre giorni di lutto cittadino: «Una frattura profonda nel nostro tessuto sociale»

L’Amministrazione comunale di Settala ha proclamato il lutto cittadino dopo l’omicidio di una donna avvenuto sabato sera al terzo piano di un condominio in via Cerca 12. Un altro femminicidio, un’altra vita spezzata tra le mura domestiche, sotto lo sguardo impotente di una bambina. Il sindaco, Massimo Gianfranco Giordano, si è recato personalmente sul luogo del delitto poche ore dopo il fatto, visibilmente provato: «La nostra comunità è sconvolta. Pensare a una bambina che ha vissuto quell’orrore ci lascia senza parole». Le sue dichiarazioni danno voce a un dolore che ha lacerato il paese. La violenza è avvenuta in un contesto seguito dai servizi sociali, ma che non aveva mai mostrato segnali concreti di un rischio imminente. La vittima, una madre, è stata uccisa brutalmente. La figlia, presente in casa, è ora in un luogo sicuro, ma nulla potrà cancellare quanto ha visto. L’uomo, padre della bambina e presunto responsabile del delitto, era già stato indagato in passato per reati contro la famiglia. Le indagini, intanto, proseguono, mentre la comunità cerca risposte che forse non arriveranno mai. «Tutto ciò che era nelle nostre possibilità è stato fatto», ha spiegato il sindaco, lasciando intendere che, nonostante gli interventi istituzionali, qualcosa ha continuato a covare nel silenzio, fino al tragico epilogo. In paese restano le panchine rosse a ricordare le vittime di violenza di genere. Ora anche il nome della mamma di via Cerca entra in quella dolorosa memoria collettiva. Il lutto cittadino non è solo un atto formale: è la presa di coscienza di una comunità che si interroga sul proprio presente e sul futuro delle sue figlie.