Posata la prima pietra del secondo lotto Paullese

Un mese fa, l'Amministrazione provinciale di Cremona temeva che i lavori per il secondo lotto della Paullese, aggiudicati (per il tratto da Dovera al Ponte dell'Adda) dalla associazione temporanea d'impresa Carron Vezzola, rischiassero di non partire a causa del ricorso avanzato dalla seconda classificata, la Beltrami srl. Lunedì, il presidente provinciale Massimiliano Salini, con gli assessori Giovanni Leoni e Matteo Soccini, i rappresentanti delle categorie produttive e sindacali, la Guardia di Finanza, i Carabinieri e gli amministratori locali, ha posato la prima pietra del secondo lotto, in quel di Spino d'Adda, dando formalmente il via ai lavori.

Presente l'assessore regionale Maurizio Del Tenno, oltre che il parlamentare (per SEL fa parte della Commissione Agricoltura) Franco Bordo. Del Tenno si è mostrato molto informato sulla Paullese e sui problemi ad essa legati.

«Ricordiamo che questo è il secondo di tre lotti. Infatti, io non dimentico il ponte. Voglio realizzarlo. Non nascondo che al momento non ho la possibilità di finanziarlo, ma assicuro l'impegno a trovare i fondi necessari. Con certezza tra qualche mese saprò dire di più, ma sono certo che vi porterò buone notizie», ha dichiarato Del Tenno, sottolineando che l'opera - di cui ha parlato anche con il ministro Lupi - è importante "per i nostri imprenditori" e ha ringraziato il territorio per la sua compattezza.

Il secondo lotto costerà 22.090.743 euro e sarà realizzato in 595 giorni.

«Il ricorso era prevedibile - ha commentato Salini - ma la cosa, quasi scontata quando si parla di importanti opere pubbliche, non ci spaventa, la si mette in conto. Il territorio è stato compatto e non abbiamo paura del pronunciamento del Consiglio di Stato». Ha quindi ringraziato Regione Lombardia (il secondo lotto è economicamente a carico della Regione) e ha ricordato che la Paullese sarà realizzata nel rispetto dell'agricoltura, vera risorsa economica cremonese. Infatti, i cantieri non interferiranno con il ciclo agricolo, né con l'irrigazione. Una puntualizzazione importante perché a Spino il malumore degli agricoltori è forte, tant'è che alcuni coltivatori diretti si sono presentati alla cerimonia per parlare con i politici facendo presenti le loro esigenze e chiedendo di essere indennizzati presto. Ma come ha chiarito l'assessore regionale, la Paullese serve agli agricoltori, per trasportare i prodotti.

Salini ha sottolineato anche come il modello Paullese sia funzionale ed esportabile. L'accenno alla volontà di seguire (ma non finanziare) anche i lavori di raddoppio del Ponte sull'Adda, attualmente a carico della Provincia di Milano, è stata ancora una volta ribadita. Del Tenno ha dimostrato interesse a che Cremona se ne occupi: «Avete gestito la crisi in modo efficiente e deciso».

Silvia Tozzi