Spino, "La Solidarietà" paga il pasto a scuola a otto bambini

L'associazione benefica spinese "La Solidarietà" ha presentato ufficialmente il progetto "Aggiungi un Posto a Tavola" che ha la finalità di garantire un pasto completo quotidiano ai bambini che appartengono a famiglie con difficoltà economiche ma anche a favorire la loro permanenza a scuola durante il tempo mensa, importante per socializzazione e integrazione.

I pasti non sono pagati direttamente dall’associazione, ma essa si impegna a cercare finanziatori che mettano a disposizione i fondi necessari per pagare i buoni pasto (al momento sono sette i bambini seguiti, e diverranno presto otto). Il presidente Luigi Passarella ha spiegato che la funzione de "La Solidarietà" è quella di recuperare i fondi da girare sui conti del Comune a favore dei bambini, perché l'associazione non ha beni.
«Non siamo qui per aiutare le famiglie a risparmiare – ha puntualizzato Passarella – ma per consentire a chi altrimenti in mensa non potrebbe fermarsi». L'associazione non conosce l’identità dei piccoli che aiuta. Il progetto è partito con cinque bambini cui se ne sono aggiunti due in novembre e un terzo è in arrivo: sono ben otto ora, per lo più dalla scuola materna, «dove la socialità è ancora più importante» ha precisato l’assessore alle Politiche Sociali, Paolo Riccaboni, ma anche alla primaria. Il costo annuo è valutabile attorno ai 500 euro a bambino. "La Solidarietà" fornisce assistenza sullo scuolabus, distribuisce i pasti agli anziani, svolge funzione di trasporto presso le strutture ospedaliere, fa vigilanza con i nonni vigili, si occupa della gestione della piattaforma ecologia con un impegno quotidiano che garantisce orari molto estesi e che è molto gradita alla popolazione. Organizza il doposcuola per le medie con il Gruppo Vita, fa pulizia delle strade con l’Aperonda. Riccaboni ha sottolineato: «Il sostegno alla mensa è un importante momento di socializzazione e grazie ad "Aggiungi un Posto a Tavola" i bambini possono restare con gli amici. I bambini aiutati da "La Solidarietà" con questo progetto spesso sono di madrelingua diversa dalla nostra e per loro la mensa è un importante momento di integrazione e socializzazione. I bambini seguiti sono per lo più della materna, dove i fini di socializzazione sono più importanti, il bambino è più piccolo, quindi importa di più tenerlo vicino e non farlo sentire escluso e dargli coscienza identitaria e di appartenenza».
Silvia Tozzi