«Tribiano non sarà mai una città dormitorio»

«Tribiano, a partire dagli anni 90 fino a oggi, è cresciuta esponenzialmente, passando dai 1900 abitanti agli attuali 4000 – ha detto il sindaco Franco Lucente –. E’ chiaro che sono necessarie manifestazioni, sagre ed eventi per permettere a tutti di vivere la città, di incontrarsi e condividere qualche momento insieme, oltre che il mero territorio. Tribiano ha tantissime cose da offrire e penso che un’integrazione tra i vecchi e i nuovi residenti sia il primo passo per rendere la città più coesa». E’ quindi in fase di progettazione l’istituzione di quattro comitati, uno per singolo quartiere, ciascuno con il proprio referente».
Entusiasta anche l’assessore ai Servizi Sociali Sara Dedè, che ha commentato: «Un’ottima idea è quella che chiunque può candidarsi al ruolo di referente, esclusi i politici e chi ha cariche istituzionali. Gli unici requisiti infatti sono voglia di fare, spirito di iniziativa, interesse per il nostro paese e collaborazione. Il loro compito sarà infatti quello di organizzare e promuovere iniziative che coinvolgano le persone, al fine di costruire realmente l’integrazione che l’Amministrazione auspica».
Nessuna valenza politica all’iniziativa, solo una gran voglia di fare insieme. I quattro referenti, ciascuno il punto di riferimento del quartiere di appartenenza, avranno anche il compito di promuovere il dialogo e la sinergia tra Amministrazione e Parrocchia.
«Oltre all’aspetto di festosità e ludico dato dall’organizzazione di eventi, vorrei – ha continuato il Sindaco – che questo diventasse anche un mezzo per essere sempre aggiornato sui disagi, le esigenze e le problematiche dei cittadini, in modo da proporre soluzioni tempestive». I quattro comitati, con il relativo regolamento, dovranno nascere entro l’estate e saranno già approvati nel prossimo Consiglio comunale. Contestualmente ci saranno le elezione dei 4 presidenti. L’idea era anche quella di proporre una sorta di simbolo per ogni quartiere, come può essere un colore o una bandiera di identificazione.
«Spero – ha dichiarato l’assessore Dedè – che i cittadini partecipino in tanti. Tribiano non è e non sarà mai una città dormitorio». Un’estate diversa si prospetta, quindi, per i tribianesi: l’iniziativa si concretizzerà di fatto con la bella stagione, dove è più sentita la voglia di uscire, fare festa e stare all’aria aperta.

Stefania pellegrini