Una commemorazione nazionale in onore dei Vigili urbani di Barletta, che nel 1943 furono uccisi per non avere collaborato con i nazisti

La reazione non si fece attendere e il giorno dopo fu attaccato il centro abitato. Tre nazisti si recarono al Comando dei Vigili urbani pensando di ottenere risposte. Era il 12 settembre 1943. Dodici Vigili e due netturbini scambiati per tali furono fatti disporre lungo il muro dell’ufficio postale e venne sparata una prima raffica di colpi. Alcuni vennero feriti a morte, altri si accasciarono al suolo con il secondo colpo. Ci fu solo un superstite, il vigile Francesco Paolo Falconetti. I nazisti non si accorsero e venne salvato. Quella fu la prima vendetta che i tedeschi organizzarono contro l’Italia, colpendone un simbolo. Il muro, silenzioso protagonista di quella strage, racconta ancora ai passanti questa storia, con le cicatrici dei fori delle mitragliatrici. Sessantotto anni dopo si celebra ancora la “Giornata della memoria della Polizia locale italiana”, indetta dal S.U.L.P.M, il sindacato di categoria. Da tutta l’Italia sono giunte delegazioni nella piccola città pugliese, tra cui quella della Lombardia. Durante la mattinata, un corteo ha sfilato per la città. Alla celebrazione della Messa sono seguiti il saluto delle autorità e la deposizione di corone d’alloro davanti al bassorilievo rappresentante l’eccidio degi agenti.

Eleonora Tosco