Stress test superato anche per la bretella Via Emilia-Santangiolina

Come avvenuto recentemente per il collegamento Cerca-Binasca, tutto ok anche per la complanare che collegherà Vizzolo Predabissi a Cerro al Lambro

Impiegati 20 tir a pieno carico

Un’altra delle opere viabilistiche a percorrenza gratuita integrate alla Tangenziale esterna di Milano ha superato a pieni voti il collaudo che ne ha testato tenuta e resistenza. A pochi giorni dallo stress-test eseguito sul ponte che costituisce il fulcro della bretella di collegamento tra la Sp 39 Cerca e la Sp 40 Binasca, infatti, è stata eseguita la medesima verifica anche sul viadotto della connessione tra la Ss 9 Via Emilia e la Sp 17 Santangiolina. L’imponente manufatto in acciaio Corten e calcestruzzo, (5.000 tonnellate di peso, 0,8 chilometri di lunghezza, fra 30 e 40 metri di altezza), costituisce il perno della complanare che collegherà Vizzolo Predabissi a Cerro al Lambro, pensata sempre nell’ottica di sgravare il congestionato nodo di Melegnano. Il ponte è stato assemblato presso il cantiere Teem di Vizzolo adiacente la Via Emilia e poi è stato trascinato per quasi un chilometro sino alla Santangiolina con varie campagne di spinta che hanno visto impegnati ben 50 tecnici specializzati. Entrando nel merito del collaudo, gli autisti di venti Tir, che trasportavano un carico complessivo di 80 tonnellate tra sabbia e pietre, hanno coperto più volte l’intero sviluppo del ponte sottoposto a monitoraggio e si sono premurati di arrestare i mezzi in apposite postazioni di sosta allo scopo di valutare, per mezzo di sensori piazzati sotto l’impalcato, l’effetto esercitato su ciascuna campata del ponte. Il programma stilato ha previsto la simulazione di diverse configurazioni di carico e l’analisi computerizzata dei dati scientifici derivanti dalle rilevazioni effettuate in presenza di condizioni-limite, che ben difficilmente verrebbero a ripetersi nella realtà. Il semaforo verde al collaudo statico fatto scattare sia riguardo al ponte tra Via Emilia e Santangiolina, sia rispetto al viadotto tra Binasca e Cerca va di fatto considerato come l’inizio del conto alla rovescia verso l’entrata in esercizio entro marzo dei nuovi collegamenti stradali.  
Redazione Web