Separati e divorziati, è ora di festeggiare!

«Ho soggiornato per un breve periodo a Londra nel 2009 – racconta Enrico –. Una sera, casualmente sono entrato in un locale in cui si stava festeggiando un divorzio ed erano presenti sia l’ex moglie che l’ex marito. Sono rimasto talmente colpito che, tornato in Italia, ho pensato di portare nel mio Paese quest’idea. Con una società di web marketing sto iniziando a fare conoscere il Divorzio Party sul web. Vorrei fare esplodere questa tendenza a Milano, visto che le separazioni e i divorzi sono in costante aumento. In Italia, secondo i dati Istat, nel 2008 ci sono stati 54.000 divorzi e 80.000 separazioni; di anno in anno c’è un incremento dell’8 % dei divorzi e dell’11% delle separazioni. Nel 2011, secondo questi dati, dovrebbero essere 62.000 i divorzi e 105.000 le separazioni».

Perché festeggiare un divorzio o una separazione?
L’obiettivo del Divorzio Party è esorcizzare il trauma da divorzio… Insomma, la vita non finisce se ci si separa! Anzi, la festa del divorzio vuole rappresentare proprio l’inizio di un nuovo capitolo della vita. Deve essere una serata divertente, da trascorrere sia con amici ma anche, e soprattutto, con gente nuova, in modo che chi si è separato possa ripartire da qui per ricostruirsi una vita e conoscere altre persone; un’occasione per cominciare nuove relazioni. Nella società di oggi ormai la separazione è una fase della vita che in molti attraversano, ma non deve essere vista come ‘fallimentare’. Purtroppo, i rapporti si logorano, ci sono incomprensioni che nascono nel tempo oppure che ci sono sempre state ma che nella fase dell’innamoramento non si sono notate o si sono trascurate, e poi sono emerse. Bisogna avere la maturità di affrontarle e di dire “basta”, quando non si ama più. È ovvio che, quando ti sposi, o inizi una convivenza (ad esempio festeggiamo anche la fine delle convivenze), pensi che durerà per sempre, ma è molto difficile che ciò possa riprodursi nella realtà, è soltanto una bella chimera.

Come viene festeggiato il divorzio?
Ci sono diverse location a Milano a cui ci appoggiamo, una anche a Monte Carlo, tra poco una a Verona e presto a Roma, dove ho già vari contatti. La festa che organizziamo può essere un aperitivo, una cena e/o un dopocena. Ho in mente anche diversi giochi da proporre, come una roulette di flute, in uno dei quali c’è un diamante. Possono partecipare entrambi gli ex coniugi, ovviamente se tutti e due se la sentono, altrimenti solo uno. Deve essere una festa che fa stare bene…
La mia festa di divorzio, che si è svolta il 7 aprile in via Wittgens 1 a Milano, con una cena preparata dallo chef David Galantini (cuoco dell’anno 2007, chef dello Sheraton), ha inaugurato questa nuova tendenza anche nel milanese.

Perché secondo lei negli ultimi decenni sono aumentate esponenzialmente le separazioni?
Credo che una delle ragioni sia l’emancipazione femminile, la maggiore indipendenza economica e psico-emotiva  della donna. Ad esempio, 35 anni fa era impensabile che un gruppo di amiche organizzassero una vacanza a Bali solo fra donne.

Prima di importare il Divorzio Party di cosa ti occupavi?
Ho gestito diversi locali nel milanese, lavoro che mi ha permesso di crearmi moltissimi contatti. Ho organizzato feste ed eventi, ho vissuto per parecchio tempo all’Estero.

Per informazioni sul Divorzio Party, si può consultare il sito www.divorzioparty.it o chiamare il numero di telefono: 338 5203868.

Samantha Oldani