L’emergenza Covid – 19 ha colpito duramente il settore culturale, che durante la fase di ripresa rischia di non ottenere i finanziamenti necessari per un’effettiva ripartenza e di passare in secondo piano. Ecco perché il 23 luglio Fondazione Cariplo ha emanato il bando “Per la Cultura” (disponibile al link https://www.fondazionecariplo.it/it/bandi/Bandi.html ) in cui 8 milioni di euro saranno destinati alle imprese culturali in difficoltà. L’iniziativa propone un livello di cofinanziamento fino al 75% dei costi complessivi dei progetti, chi vorrà usufruirne dovrà candidarsi entro le due cadenze indicate nel comunicato, 29 settembre e 15 dicembre 2020. È una misura straordinaria per intervenire in modo tempestivo a sostegno di tutti gli operatori del settore, da quelli pubblici a quelli non profit, un gesto che ribadisce l’importanza della cultura, «dimensione fondamentale per la persona sia dal punto di vista umano, che sociale ed economico», dichiara Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo. «La crisi che stiamo vivendo rischia di aumentare le divisioni all’interno delle nostre comunità: è proprio nella crisi che abbiamo bisogno di più cultura, intesa come spazi e occasioni per rielaborare quello che abbiamo vissuto in questi mesi e per trovare quadri interpretativi nuovi con cui guardare al futuro». La ferita provocata dalla pandemia minaccia infatti la partecipazione alla vita culturale, aggravando i divari socio-economici già esistenti e limitando le concrete possibilità di accesso ai processi di fruizione e produzione culturale. Inoltre, la crisi economica ha portato a una drastica recessione nell’occupazione all’interno del settore e nei comparti collegati, quale il turismo. Attraverso il bando "Per la Cultura", Fondazione Cariplo intende ribadire con decisione il ruolo degli strumenti culturali come elementi vitali per la crescita sociale ed economica della popolazione. In particolare, l’iniziativa vuole promuovere nuove forme di partecipazione alla vita culturale, cercando di coinvolgere anche chi ha minori opportunità, e di favorire uno sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità.