Tutti felici per l’attentato all’Autovelox, cosa succede agli italiani?
Ci sono lavoratori che dopo due mesi si sono trovati oltre 40 multe da pagare per oltre seimila euro

Giulio Carnevale Giulio Carnevale
20 ottobre 2015
Diciamo la verità
Diciamo la verità. Quante volte è capitato a noi
automobilisti di andare su tutte le furie e immaginare l’esplosione dell’Autovelox
che ci ha appena castigato? Ancora di più quando lo scarto con il limite è di poche unità. Quello che in molti di noi è solo un remoto
pensiero che si attenua sempre più con il passare del momento d’ira, per qualcuno
è reale. Quello che è successo nella notte fra domenica e lunedì, al rilevatore
di velocità installato nella galleria della Paullese all’altezza di Vigliano di
Mediglia, è sicuramente inusuale e apre nuovi scenari, fino ad ora visti solo
nei film di Hollywood. L’atto di vandalismo che ha fatto esplodere l’Autovelox,
è da condannare senza se e senza ma. Troppi
sono gli incidenti dovuti ad incoscienti che non rispettano i limiti di
velocità. Quello che è più inquietante, è la rivendicazione di un fantomatico
comitato di automobilisti infuriati. Sulla rete, questa notizia è stata accolta con grande soddisfazione dagli
utenti della strada. Qual è la molla che fa scattare questo inusuale rigurgito
di maleducazione civile? È la percezione che il cittadino medio ha dello stato delle
istituzioni, e della cosa pubblica.
Visti sempre di più come nemici da combattere piuttosto che come pilastri del
nostro ordinamento democratico. È una crisi stessa del nostro modello di società,
messo a dura prova ogni giorno da una classe politica che è piegata a difendere
i propri privilegi invece che rappresentare le esigenze dei cittadini. Dove non
c’è giustizia, non c’è equità sociale. Gli italiani si allontanano sempre di
più dal concetto stesso che racchiude l’attività “politica”, che dovrebbe permettere
ai cittadini di autogovernarsi. In un paese dove il Capo del Governo è stato nominato e non
eletto, e guida una maggioranza parlamentare eletta per svolgere un programma
differente, da quello che sta perseguendo, non si può poi chiedere coerenza solo
a quei automobilisti che hanno espresso soddisfazione per l’esplosione dell’Autovelox.
La coerenza è una virtù ormai rara. La
rabbia degli automobilisti pendolari, sta nel fatto, che chi percorre spesso quella
strada e non rispetta il limite, si accorge del limite vigente, solo dopo la
notifica di pile di multe. Ci sono
lavoratori che dopo due mesi si sono trovati oltre 40 multe da pagare per oltre
seimila euro. La sanzione è vista in
questo caso come un oneroso tributo e non come monito alla sicurezza stradale. Questo
modo di rapportarsi con gli utenti della strada, con i contribuenti e con i
cittadini, non predisponendo le giuste segnalazioni per mettere in guardia gli
autisti in transito da quel sottopassaggio, viene percepito come l’ennesima
furbata, di un sistema che non parla schiettamente e con sincerità ai suoi
cittadini; ne sulla strada ne a Montecitorio.
Giulio Carnevale
Giulio Carnevale
20 ottobre 2015
:
3 multe a distanza di due settimane, a conoscenza del limite di 90km/h.Attenta al limite. Una notificata con 92 km/h , una 94 e una 91. Vedete voi....se non mi sono girate... | martedì 20 ottobre 2015 12:00 Rispondi