Dopodomani il processo di appello per l'uccisione di Andrea De Nando: le parole della madre dopo due anni di dolore

Siamo all’epilogo e alla vigilia di questa triste vicenda che mi ha vista combattere per due anni.
Dopodomani sarà discusso presso il Tribunale di Milano un appello assurdo e inconcepibile, basato sul nulla e in cui chi ha ammazzato mio figlio si arrampicherà sugli specchi per tentare una riduzione di una pena già di per sé ridicola e che per la legge italiana non potrà essere aumentata, ma solo ridotta o, al massimo, restare invariata.

Ecco il vero motivo per cui è sempre conveniente per l’imputato ricorrere in appello… non c’è mai nulla da perdere, forse solo qualche irrisoria spesa del Tribunale.
Io, quale madre di vittima, comincio a essere veramente stanca, dopo due anni e due mesi, cinque udienze in cui giudici diversi hanno giudicato TOTALMENTE colpevole l’omicida di mio figlio (e altro non poteva essere, visto che Andrea rientrava a piedi dall’oratorio sulle strisce pedonali) di questo stillicidio di udienze in cui noi siamo stati sempre presenti, mentre il signor C.A. è sempre stato contumace, cosa che ha ulteriormente aggravato lo stress e il dolore di un’assenza e di una morte tanto crudele quanto improvvisa.
Ancora poche ore e sapremo quanto vale per la giustizia italiana una vita umana, persa per la scelleratezza alla guida altrui.
E intanto la strage continua, i morti sulle nostre strade sono più di quattromila ogni anno, e le istituzioni assistono a tanto scempio sulle nostre strade, incapaci di dare risposte concrete, immediate e severe che offrano una reale deterrenza e un'appropriata prevenzione.
Mi auguro, ma senza troppe speranze, che fra le priorità di questo nuovo governo che si formerà proprio in questi giorni, ci sia l’introduzione del reato di omicidio stradale che, attraverso pene certe e severe, fermi la strage e salvi numerose vite umane.
Elisabetta Cipollone, Peschiera Borromeo
Mamma di Andrea De Nando
Morto ammazzato il 29/01/2011