La lettera ai segratesi di Silvia Carrieri, consigliere comunale che ha rassegnato le sue dimissioni
Riceviamo e pubblichiamo la lettera, datata 29 maggio 2014, destinata ai segratesi e inviata per conoscenza alla nostra redazione, di Silvia Carrieri - giovane consigliere comunale di Segrate - che, come da Odg dell'ultima convocazione del Consiglio, ha rassegnato le sue dimissioni. Al suo posto è subentrato Donato Pellegrini.
«Cari amici, ho sottoscritto sabato scorso le mie dimissioni da consigliere comunale di Segrate. Mi è infatti stato offerto un impiego a Parigi come junior economist presso l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Sono molto felice dell’opportunità di poter lavorare per una prestigiosa organizzazione internazionale come l'OCSE, e sono altrettanto convinta dell’opportunità di rassegnare a questo punto le mie dimissioni dal ruolo di consigliere comunale.
L’esperienza vissuta in Consiglio Comunale in questi anni mi ha fatto molto maturare dal punto di vista politico ma anche personale. Concludo ora questa fase della mia vita, ma la politica resta per me una passione mai sopita alla quale non smetterò di dedicare tempo ed energie in altri modi ma con immutato entusiasmo.
Di molte cose fatte in questi anni sono fiera: ad esempio, tra le mie interrogazioni, l’aver portato alla luce che la nuova caserma della Polizia Locale, costata oltre 5 milioni e mezzo di euro, a due anni dalla faraonica inaugurazione avesse ancora i pannelli fotovoltaici a mezzo servizio e il poligono di tiro inutilizzabile a causa delle infiltrazioni. Tra i risultati, sono felice di aver ottenuto che i premi per il risultato scolastico fossero estesi anche agli studenti universitari e non solo a quelli delle superiori. Mi spiace invece che alcune proposte che reputo di buon senso abbiano incontrato l’opposizione della maggioranza consiliare. Penso alla mozione sul censimento degli edifici sfitti, penso ai recenti emendamenti al bilancio comunale per l’istituzione di un portale di OpenData sul sito del Comune di Segrate al fine di favorire la
trasparenza (misura resa obbligatoria poche settimane dopo da un decreto del Governo), nonché alla proposta di distribuire agli studenti di terza media una copia del Trattato sull’Unione Europea insieme alla Costituzione Italiana, per rafforzare nei ragazzi il senso di cittadinanza europea.
Un ringraziamento enorme spetta ai consiglieri e al segretario del Partito Democratico Segrate, per il sostegno che non mi hanno mai fatto mancare, per la generosità che mi hanno dimostrato, per quanto mi hanno insegnato, per essere stati esempio di cosa voglia dire mettersi al servizio della propria città con dedizione e in maniera disinteressata. Devo loro moltissimo.
A tutti gli amici del PD Segrate va il mio grazie per il calore con cui mi hanno accolto quando appena ventenne ho timidamente varcato per la prima volta la soglia del circolo, ormai diversi anni fa, e per aver da allora camminato con me lungo i sentieri della politica segratese e non, condividendo vittorie e sconfitte, gioie e dolori che il Partito Democratico ha dovuto affrontare in questi anni.
Ringrazio tutti i componenti del Consiglio: quelli di minoranza, per aver condiviso molte battaglie, e quelli di maggioranza, per la reciproca stima che resiste agli scontri politici. Un sentito grazie va altresì ai dirigenti e ai dipendenti comunali, specialmente a Raffaella, Luigi, Claudia, Laura: formulo loro i miei migliori auguri di buon lavoro al servizio della nostra città.
Ultimo, ma non per importanza, il mio grazie a tutti i cittadini segratesi e a chi ha condiviso con me questa esperienza: a chi quattro anni fa ha scritto il mio nome su quella scheda e chi no, a chi mi ha seguito da vicino e chi da lontano, chi leggendo i giornali e chi scrivendoli, chi ha passato intere serate a discutere con me di politica senza annoiarsi mai. Ho sempre vissuto la politica come servizio, e grazie a voi non mi sono mai sentita sola.
Voglio chiudere questa lettera con una frase di colui che per primo mi ha convinta ad avvicinarmi al Partito Democratico, con la sua visione di un moderno partito di centrosinistra a vocazione maggioritaria che sapesse rappresentare trasversalmente tutti gli italiani. Una visione che oggi grazie a Matteo Renzi ho visto con immensa gioia diventare realtà. Mi riferisco naturalmente a Walter Veltroni, che proprio ieri in un’intervista al Corriere ha detto: «Si può amare il potere, e si può amare la politica. Se ami il potere, quando lo perdi è tutto finito. Se ami la politica, continui a farla per tutta la vita».
Io amo la politica, e quindi il mio è soltanto un arrivederci.
Un sorriso,
Silvia Carrieri, Segrate