Lettera in difesa della scuola pubblica dal Comitato cremasco: «Vogliamo una scuola di qualità!»

L’art. 33 della Costituzione recita “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”. Molto probabilmente i politici e gli amministratori della cosa pubblica l’hanno dimenticato questo articolo e non da poco.


Era il 2008 quando l’ex sindaco di Crema, Bruttomesso, e la Regione Lombardia riuscirono a trovare ben 4,5 milioni di euro per la costruzione di una scuola privata ad Ombriano gestita da Comunione e Liberazione, mentre le scuole pubbliche venivano devastate dai tagli dell’ormai noto duetto Tremonti-Gelmini.
Ma quelli non erano gli unici soldi che venivano dirottati sugli istituti privati invece di finire alle scuole pubbliche. Nell’anno scolastico 2008-09 la Regione Lombardia stanziava poco più di 47 milioni di euro sempre alle scuole private contro gli appena 11 milioni e mezzo dati alle scuole pubbliche; praticamente, le scuole private quell’anno (e non solo quello) presero circa l’80% delle risorse regionali per il diritto allo studio.
Alle critiche che fioccarono i governanti risposero che erano soldi che servivano a coprire il meccanismo della Dote Scuola ovvero un meccanismo che serviva per mandare i figli delle classi con redditi bassi o medio bassi in scuole private secondo il principio della libera scelta. Peccato che in seguito si scoprirà che il 51,14% dei soldi della Dote Scuola finì a persone che dichiaravano tra i 46.960 € e i 197.979 €, il 23,76% a persone con redditi tra i 30 mila euro e i 46.957,00 €.
Non c’è bisogno di dire che la maggior parte dei soldi finirono come rimborso di rette a ragazzi iscritti a scuole private gestite da Comunione e Liberazione, organizzazione del quale il “caro” presidente della Regione Lombardia Formigoni è uno degli esponenti di punta in Lombardia.
Ma lo scempio non ha fine. Ad aprile la precedente Giunta Comunale stanzia a livello comunale altri 775 mila euro per le scuole private contro gli appena 598 mila dati alle scuole pubbliche, notizia di pochi giorni fa dal Ministero dell’Istruzione sono partiti altri 800 mila euro per le scuole private del territorio cremasco.
Questo foraggiamento delle scuole private in un momento come questo, in cui stanno impoverendo la scuola pubblica con tagli all’organico e ai bilanci, è un ulteriore schiaffo all’istruzione pubblica.
Le scuole pubbliche sono letteralmente in mutande, mancano i soldi per pagare anche le cose più elementari come i supplenti e il materiale scolastico. Le scuole non sanno più come fare e loro continuano a dare soldi pubblici a scuole private?
Il finanziamento alle scuole private di fatto crea una selezione di classe orrenda perché garantisce a chi ha i soldi una scuola all’avanguardia, una scuola con i soldi, un’istruzione di qualità; chi invece non ha soldi deve andare ad una scuola di serie B, senza soldi, che crolla letteralmente a pezzi.
Da studenti diciamo basta a questa vergogna, i soldi pubblici restino alle scuole pubbliche. Per questo lanciamo un appello alle amministrazioni pubbliche (e in particolare a quella comunale) perché si impegnino nel dire basta ai finanziamenti alle scuole private partendo già dal blocco dei finanziamenti previsti e il loro dirottamento sul sistema scolastico pubblico. Vogliamo una scuola pubblica con i soldi e di qualità!

Comitato in difesa della Scuola Pubblica di Crema