Salviamo il camposanto di Mezzate!

Gent.le Redazione, all'ingresso della città di Peschiera Borromeo, in quel di Mezzate, c'è un luogo che merita d'essere ricordato e menzionato. Un luogo dove il percorso terrestre di molti abitanti del vecchio borgo contadino s'è fermato per sempre. Un posto appartato e schivo che protegge e conserva, se non più la memoria di nomi e date di esseri umani, quanto meno il ricordo del lontano passato di questo angolo di terra lombarda.



Questo sito è l'antico camposanto di Mezzate. Sembra che il minuscolo cimitero sia di proprietà di un privato o, meglio, dei suoi discendenti: un tale Giovanni Buzoni, avvocato, lo acquistò, infatti, dal Comune agli inizi del secolo scorso.

 
Oggi, purtroppo, il cimitero è un cumulo di rovine: muri ormai pericolanti, qualche lapide affiorante tra vegetazione di rovi e sterpaglie, un vecchio cancello in ferro battuto che nonostante tutto insiste testardo nel compiere la sua missione di guardiano, alberi cresciuti tutt'attorno che sembra vogliano delicatamente proteggere queste vestigia dal consumo del tempo e dall'incuria dell'uomo moderno.
 
Questo luogo sacro risale al XVIII secolo: dispiace vederlo in totale abbandono, lasciato deperire e morire lentamente come fosse una reliquia inutile ed ingombrante. Eppure all'interno di queste mura, sgretolate e fatiscenti, sono raccolte storie di uomini, racconti di vita, di sofferenza, di gioia, di dolore, di lavoro, di sacrificio, d'amore e dedizione: una memoria storica che non dovrebbe andare perduta ma, al contrario, riscoperta e valorizzata!
 
Se nessuno interverrà, a poco a poco l'antico camposanto di Mezzate sparirà per sempre inghiottito non solo dalla vegetazione e dall'erosione del tempo ma, soprattutto, dalla nostra insensibilità e dal nostro poco attaccamento ed amore per quella che è la nostra storia, le nostre origini, il nostro passato.
 
Roberto Pons