Consiglio Regionale, Majorino (Pd) si scaglia contro l'Assessore La Russa che lo allontana: non condivideva le sue parole |Guarda il video|
Alta tensione al Pirellone: La Russa accusa la sinistra di legami con le frange violente degli anni '70, Majorino ha perso il controllo e ha reagito spropositamente
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Una giornata di tensione senza precedenti quella del 3 dicembre al Consiglio regionale della Lombardia. Il confronto politico si è trasformato in scontro fisico quando Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Partito Democratico, ha aggredito Romano La Russa, assessore alla Sicurezza, interrompendone il discorso e strappandogli il microfono. La Russa, visibilmente contrariato, ha reagito allontanandolo dal banco. La seduta è stata immediatamente sospesa e l'episodio ha scatenato reazioni contrastanti nel mondo politico.
La bagarre in Aula: come si è svolto lo scontro
Lo scontro è nato durante la discussione di una mozione di censura presentata dalle opposizioni contro La Russa, accusato di aver pronunciato parole offensive verso il centrosinistra nelle precedenti sedute. Nel suo intervento, l’assessore ha criticato la "matrice violenta degli anni ’70" che, secondo lui, sarebbe ancora legata all’ideologia del centrosinistra. Ha inoltre rivolto accuse personali a Majorino, definendolo privo di coraggio e accompagnando le sue parole con gesti provocatori.
Queste dichiarazioni hanno spinto Majorino a lasciare il proprio banco e a dirigersi verso quello dell’assessore, strappandogli il microfono per interromperne il discorso. La Russa, reagendo prontamente, ha cercato di allontanare il collega. I commessi sono intervenuti per separare i due e riportare l’ordine in Aula, ma la seduta è stata comunque sospesa.
L’Ufficio di presidenza censura Majorino e chiede provvedimenti per La Russa
L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale (Udp), visionate le riprese video, ha censurato Pierfrancesco Majorino per aver strappato il microfono e ignorato i richiami della Presidenza. Parallelamente, l’Udp ha inoltrato una nota formale al presidente della Regione, Attilio Fontana, chiedendo di valutare misure contro La Russa per le dichiarazioni offensive e il comportamento provocatorio tenuto in Aula.
Giacomo Cosentino, consigliere regionale di Lombardia Ideale e guida dei lavori in Aula, ha sottolineato: «È necessario garantire il rispetto delle istituzioni e prevenire episodi di questa gravità. Attendiamo il pronunciamento del presidente Fontana».
Le reazioni del mondo politico
Le reazioni politiche all’incidente non si sono fatte attendere. Silvia Roggiani, segretaria regionale del PD Lombardia, ha difeso Majorino, condannando invece il comportamento di La Russa: «Quanto accaduto è gravissimo. La Russa ha offeso il ruolo delle istituzioni regionali con dichiarazioni inaccettabili e provocatorie. Esprimo solidarietà a Majorino per l’aggressione subita».
L’assessore La Russa, dal canto suo, ha definito l’episodio un "attacco squadristico", accusando Majorino di aver deliberatamente cercato lo scontro fisico: «Non permetteremo che episodi del genere si ripetano. L’Aula consiliare non è un ring».
Anche Fratelli d’Italia ha espresso sostegno a La Russa. Christian Garavaglia, capogruppo del partito in Consiglio regionale, ha attaccato il PD: «Majorino ha dimostrato un atteggiamento aggressivo che contrasta con la moderazione che il suo partito predica».
Il commento del presidente Fontana
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha annunciato di voler visionare le riprese per accertare i fatti: «Se da un lato il comportamento di Majorino appare assolutamente contrario alle norme democratiche, dall’altro, eventuali reazioni inappropriate da parte di La Russa saranno valutate con attenzione. È fondamentale mantenere il rispetto reciproco in Aula».
Fontana ha inoltre precisato che eventuali provvedimenti spettano all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e non direttamente alla Giunta.
Un clima politico sempre più teso
L’episodio al Pirellone segna un’escalation delle tensioni politiche, riflettendo un clima sempre più polarizzato. Le accuse reciproche di aggressività e provocazione evidenziano la difficoltà di mantenere un confronto sereno e costruttivo all’interno delle istituzioni. Resta da vedere se i provvedimenti richiesti dall’Udp porteranno a una maggiore moderazione o se, al contrario, le divisioni politiche continueranno a esacerbare il dibattito.