San Donato, Cesare Mannucci apre la sua Campagna elettorale con numerosi ospiti
Giovedì 18 alle ore 21 in sala Consiliare, il Senatore Giulio Tremonti, il Deputato Ignazio La Russa, l'Assessore Regionale Massimo Garavaglia e il Professore Fabrizio Pezzani daranno vita ad un dibattito su temi di attualità
Per l’occasione la coalizione ha invitato il professore universitario e membro del Senato della Repubblica, nonché ex ministro dell’Economia del governo Berlusconi, Giulio Tremonti che presenterà il suo ultimo saggio: «Mundus furiosus». La serata sarà dedicata alla riflessione sugli scenari presenti e futuri, al ritmo alternato della paura e della speranza.
Prenderanno parte al dibattito anche l’On. Ignazio La Russa, presidente della Giunta per le Autorizzazioni – Comitato parlamentare per i Procedimenti di Accusa, il professor Fabrizio Pezzani, ordinario di Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano e l’assessore regionale al Bilancio Massimo Garavaglia.
L’appuntamento è fissato per giovedì 18 maggio alle ore 21 presso la sala consiliare del Comune di San Donato Milanese in via Battisti 2.
Breve biografia del candidato sindaco Cesare Loris Mannucci
Cesare Loris Mannucci è il candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia. Cinquantaquattrenne originario di San Donato Milanese, è felicemente sposato con Marcella ed è padre di due figli adolescenti e padrone di un cagnolino di razza beagle adottato.
Nato e cresciuto a San Donato Milanese, dove ha frequentato
le scuole dell’obbligo e il liceo scientifico presso il Centro scolastico
Omnicomprensivo, da circa trent’anni svolge un’intensa attività nel campo
dell’informazione. Giornalista dal 1988, infatti, ha collaborato con diverse
testate nazionali, per 24 anni ha ricoperto l’incarico di redattore per il
quotidiano «Il Giorno» occupandosi di cronaca nera, giudiziaria, sindacale e
amministrativa. Attualmente è il vicedirettore della testata giornalistica
online «Pensalibero.it» (http://www.pensalibero.it/
Mannucci, grazie al proprio impegno e alla propria dedizione per la politica ha acquisito nel tempo i valori necessari per amministrare una città. A cavallo del nuovo millennio, infatti, ha ricoperto la carica di primo cittadino presso il Comune di Mediglia dove ha potuto assistere a una profonda trasformazione dell’ambiente urbano e della qualità dei servizi, promuovendo la riorganizzazione della macchina comunale e supportando lo sviluppo della vita associativa e culturale, il che ha comportato il rinnovo della comunità medigliese.
Conosciuto anche in ambiti istituzionali sovracomunali, Manucci è stato il Vicepresidente vicario del Parco Agricolo del Sud Milano e, per delega del presidente protempore dell’ex Provincia di Milano, ha fatto parte del consiglio d’amministrazione di Federnatur, la rete dei parchi di cintura metropolitana delle principali città che fanno capo alla Comunità Europea.
Mundus furiosus
Mundus furiosus: così si chiamava l'Europa nel Cinquecento, dopo la
scoperta delle Americhe. Di nuovo furiosus è il mondo di oggi: dalla
crisi della finanza alle migrazioni di massa.
Mundus furiosus: così si chiamava l'Europa nel Cinquecento, dopo la
scoperta delle Americhe e l'avvento rivoluzionario degli sterminati
«spazi atlantici». Di nuovo furiosus è il mondo di oggi: dalla crisi
della finanza alle migrazioni di massa, dalle macchine digitali che
distruggono il ceto medio rubandogli il lavoro alle nuove guerre
«coloniali », dalla rete che, nonostante le apparenze, erode le basi
della democrazia e della gerarchia trasformandole in anarchia ai nuovi
emergenti tribuni politici.
Scritto da chi conosce molto bene gli interna corporis della finanza e
della politica internazionale, questo è il primo libro che spiega
dall'interno anche le cause profonde della crisi dell'Europa, dominata
dalla tirannia della stupidità. E la cui classe dirigente fa ciò che non
dovrebbe fare, ad esempio il bail-in, e non fa invece ciò che dovrebbe e
potrebbe fare, contro la crisi e contro le migrazioni.
Come sul ponte del Titanic fino al tramonto dell'ultimo giorno ci si
attardava sulle chaises longues nelle solite chiacchiere, così l'ultima
legge «comunitaria» contiene ancora, imperterrita, regole in materia di
basilico e di rosmarino, di salvia fresca e di preparati per il risotto.
Demolire il castello medievale delle regole europee che ci soffocano e
ci spiazzano nella competizione globale, limitare lo strapotere della
finanza, a partire dal bail-in, fermare la massa delle migrazioni: su
tutto il libro contiene idee e indicazioni molto concrete per bloccare
la dis-«Unione» europea, magari trasformando la cosiddetta «Unione» in
una «Confederazione» tra Stati sovrani.
In pagine acute, scritte sulla base di una conoscenza profonda di fatti e
persone, Giulio Tremonti modula la sua riflessione «non ortodossa»
sugli scenari presenti e futuri al ritmo alternato della «paura» e della
«speranza», tra il mundus furiosus che da fuori e da dentro si sta
sviluppando in Europa, e di qui in Italia, e il forse ancora possibile
prevalere dell'ordine sul disordine e della ragione sulla follia.