Inaugurata la nuova scuola primaria di Cerro al Lambro: il sindaco Sassi «abbiatene cura» |Gallery|

Intitolata a “Leonardo Da Vinci” è sicura, innovativa, ampia e dotata di impianti moderni per i suoi alunni

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro il sindaco Sassi insieme alle autorità locali e al vescovo Malvestiti per un emozionante taglio del nastro

Sabato 8 settembre 2018 è stata inaugurata la nuova scuola primaria di Cerro al Lambro, sita in via A. Diaz nella frazione di Riozzo e intitolata a “Leonardo Da Vinci”. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri, oltre al sindaco Marco Sassi e all'assessore alle Politiche scolastiche Paola Ferrari, la dirigente scolastica dott.ssa Giordana Mercuriali, le autorità locali dei paesi limitrofi, il presidente del Copasir onorevole Lorenzo Guerini, l’onorevole Claudio Pedrazzini , il consigliere regionale Fabio Pizzul e la vicesindaco di Città metropolitana di Milano Arianna Censi. Grande la partecipazione della cittadinanza e l’entusiasmo dei bambini, curiosi di vedere la loro nuova scuola.

Dopo i discorsi inaugurali e la benedizione del vescovo di Lodi, S. E. Monsignor Malvestiti, il sindaco di Cerro al Lambro Marco Sassi ha proceduto al taglio del nastro dando così il benvenuto nella nuova scuola a tutti i presenti e, soprattutto, ai tanti bambini che dal 10 settembre 2018 ricominceranno l’anno scolastico nel nuovo polo.

Il sindaco Marco Sassi ha dichiarato: «Al di là del voler ringraziare i tanti che hanno collaborato per riuscire a realizzare quest’opera, che non è un obiettivo del sindaco, ma è un lavoro di squadra; oggi possiamo dire che stiamo dando ai nostri ragazzi una struttura moderna, funzionale e adeguata alle nuove didattiche; che gli stessi alunni hanno voluto intitolare a Leonardo Da Vinci. Questo è il primo lotto e a breve completeremo anche il secondo. Ho già ricevuto tante dimostrazioni e ringraziamenti che sono arrivati perché si coglie che, pur nelle difficoltà economiche che tutti i comuni stanno vivendo, impegnarsi in una realizzazione come questa non è cosa da nulla e siamo convinti che farlo nell'edilizia scolastica voglia dire investire nel futuro e pensiamo di esserci riusciti».
La nuova struttura è infatti dotata di arredi flessibili, wi-fi di ultima generazione e lavagne interattive – le cosiddette Lim – introdotte già nel 2006 dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), che permettono un’innovazione nella didattica integrandola con elementi multimediali utilizzabili in modo trasversale nelle diverse discipline di studio e un maggior coinvolgimento degli alunni.

In merito alla nuova scuola e alla dotazione tecnologica di cui dispone, 7Giorni ha intervistato la dirigente scolastica Giordana Mercuriali dell’istituto comprensivo “Paolo Frisi” di Melegnano, che ha affermato: «È una scuola che risponde alle esigenze della didattica innovativa. Parliamo sempre di didattica innovativa e poi abbiamo gli ambienti che non riescono ad accogliere la strumentazione necessaria; questa è una scuola a misura di flip classroom, classi capovolte, didattica cooperativa ed è una cosa molto importante perché l’innovazione richiede anche la struttura per poterla fare».

Le fa eco l’assessore alle Politiche scolastiche di Cerro al Lambro Paola Ferrari: «Sono ormai venticinque anni che le amministrazioni che si sono succedute stanno pensando seriamente a cosa fare di un plesso scolastico (la vecchia scuola primaria “A. Manzoni” Ndr) che, per aumento della popolazione scolastica ma anche del tempo scolastico – che è una richiesta sociale sempre più evidente –, mancanza di spazi, interventi di ristrutturazione e ampliamento che appena fatti risultavano insufficienti, cominciava già ad avere le sue criticità. Gli sforzi e i tentativi sono stati fatti già con le giunte precedenti e il lavoro di programmazione, progettazione e reperimento fondi è stato grande e ha richiesto il suo tempo; oggi siamo arrivati alla fine di un percorso molto lungo e ci sembra di aver fatto un bel lavoro per i nostri bambini e per i nostri cittadini, di oggi e del futuro che qui si formeranno, tenendo conto dei criteri di costruzione più moderni e poi della moderna didattica perché le aule sono funzionali a quello. Abbiamo cercato di condividere questa nuova modalità didattica con i docenti per inserire le classi 3.0, anche se per le prime le aule avranno ancora i banchi allineati nello “stile classico”; poi abbiamo dotato le classi di armadietti personali, mentre prima tutto era posizionato per terra o nei corridoi. Vivendo poi il doppio ruolo di docente e assessore ho toccato con mano che non si possono oggi non avere strumenti di insegnamento come le Lim e le classi 3.0, ma per poterli utilizzare appieno  serviva anche un impianto wi-fi adeguato».
E anche in merito al wi-fi e al posizionamento della scuola, vicina alla Tangenziale est esterna (Teem) non erano mancate le polemiche, per quanto poteva concernere l’inquinamento ambientale da gas di scarico e quello da onde dirette per i bambini che avrebbero frequentato la “Leonardo Da Vinci”. A rispondere a queste perplessità è stata l’assessore all'Urbanistica, Pianificazione territoriale, Ecologia e Ambiente Rossana Beghi: «Per quanto riguarda l’inquinamento da onde elettromagnetiche l’antenna centrale del wi-fi è posizionata sulla torre del Consorzio acqua potabile (Cap) e ci sono dei piccoli ripetitori all'interno della scuola in modo che non ci siano onde dirette per le classi e poi fra poco avremo la banda ultra-larga, la scuola è già tutta cablata e pronta anche per questa ulteriore innovazione. Per quanto riguarda l’inquinamento ambientale dovuto ai gas di scarico per la vicinanza con la Teem, abbiamo fatto i controlli prima ancora di cominciare con questa scuola e le analisi hanno mostrato valori non differenti rispetto a quelli che c’erano vicino alla vecchia scuola primaria all'angolo tra via IV Novembre e via Monte Nero».

Ma non si parla di scuola all'avanguardia solo in termini di nuovi metodi di insegnamento, perché la nuova primaria di Cerro al Lambro – un progetto da oltre tre milioni di euro – si sviluppa in dodici aule, biblioteca, mensa, infermeria, aula docenti, aula sostegno e molto altro ancora; inoltre, dal punto di vista strutturale è dotata di riscaldamento al pavimento, illuminazione a Led, infissi in Pvc di ultima generazione, impianto fotovoltaico e tanti altri accorgimenti che la rendono sicura e rispettosa dell’ambiente. Sono inoltre presenti un parcheggio per il personale e un secondo ampio parcheggio da settanta posti auto per gli utenti e il trasporto scolastico.

Si può parlare quindi di un buon esempio di edilizia scolastica e a darne conferma è la vicesindaco di Città metropolitana di Milano Arianna Censi:«Si tratta assolutamente di un buon esempio di edilizia scolastica, peraltro è figlia di una collaborazione tra il provveditorato, il Comune e il ministero dell’Istruzione e abbiamo una serie di esempi così nella Città metropolitana. È un modo di fare le cose bene, utili alla cittadinanza, in questo caso ai ragazzi e alle ragazze, e utili al nostro paese».
In merito a quanto fatto dal Comune di Cerro al Lambro e alle difficoltà incontrate per la realizzazione del nuovo polo scolastico si è espresso – intervistato da 7Giorni – anche il presidente del Copasir Onorevole Lorenzo Guerini: «La realizzazione della nuova scuola primaria di Cerro è stata una bella scelta, coraggiosa, da parte dell’amministrazione comunale e una bella collaborazione con il mondo scolastico, nonché un investimento per le generazioni giovani. So che è stato complicato arrivarci, sia dal punto di vista dell’iter burocratico sia dal punto di vista della costruzione delle condizioni finanziarie e il fatto di essere arrivati qui vuol dire che l’amministrazione ci ha lavorato intensamente. È un bell'investimento sul futuro».

In effetti si potrebbe dire che la genesi di questa nuova scuola primaria sia stata quasi un “parto podalico”, perché si è passati da un progetto futuristico che sarebbe dovuto sorgere nell'area antistante al parco di via Bismantova a Riozzo, a una struttura più semplice e non sono mancate nemmeno le polemiche sui costi per le casse del Comune né le perplessità sulle tempistiche di costruzione. Al momento non è ancora completato il secondo lotto del progetto, che prevede la realizzazione di un auditorium da 500 metri quadri, uno spazio polifunzionale con una biblioteca più ampia e due laboratori per un totale di 200 metri quadri e una palestra da 915 metri quadri.

Ma come ha ribadito il sindaco Sassi: «Oggi è il giorno della festa, siamo ormai navigati e abituati alle polemiche e ad altro, ma avevamo ben chiaro cosa dovevamo dare a questa comunità: una nuova scuola. Non è stato facile arrivare all'obiettivo perché i soldi erano quelli che erano. Ma abbiamo dimostrato coraggio nell'inventare e aprire quasi una strada andando a fare un appalto integrato con la progettazione e la realizzazione di un obiettivo innegabilmente importante come era quello del nuovo plesso scolastico con una parte pagata in permuta di terreni e quindi con tutta una serie di problematiche che hanno reso la gara complicata e difficile. Il percorso è stato lungo, le modifiche anche progettuali sono state diverse ma penso che chi amministra deve avere la capacità di leggere il suo tempo e le proprie possibilità non solo promettere e rimanere attaccato alle promesse, ma realizzare quanto ha in animo di fare a volte anche concedendo qualcosa ai compromessi e anche diminuendo rispetto a quello che poteva essere un progetto completamente avveniristico. La nostra comunità forse non aveva bisogno di quel progetto oggi, aveva bisogno di una struttura sicura, moderna e adeguata a livello di spazi. La vecchia scuola, in funzione del numero degli iscritti ogni anno, non poteva essere il futuro di questa comunità. Siamo contenti di buttarci alle spalle tutto il percorso per quanto complesso e difficile, perché oggi siamo qui a fare festa e questa è la cosa che ci interessa».
E certamente non potevano mancare gli auguri per i bambini e le bambine che usufruiranno di questa scuola all'avanguardia. Auguri dal parroco della comunità di Riozzo Don Luca Anelli: «Speriamo che la nuova scuola possa assolvere a tre compiti: uno è quello culturale, con l’insegnamento della cultura italiana che è bellissima, splendida e unica nel mondo; un secondo compito è quello sociale, perché far parte della scuola vuol dire far parte della società, impararne le regole, i doveri e i diritti e potremmo parlare anche di un terzo compito che è quello simbolico, cioè insegnare ai ragazzi la complessità della vita, a tenere presenti le tante cose che si imparano non soltanto sui libri ma si imparano vivendo con gli altri e sperimentandole giorno per giorno nella vita quotidiana per diventare come avrebbe detto Don Bosco “Buoni cristiani e buoni cittadini”» a cui si aggiungono gli auguri del sindaco Sassi: «Ai ragazzi di desso e ai cittadini di domani voglio raccomandare di mantenere questa scuola, di custodirla, di saperla gestire adeguatamente e di saper apprezzare un dono che non tutti ricevono. Oggi a loro consegniamo una struttura che siamo convinti sia adeguata per il futuro, affinché loro possano crescere in maniera adeguata. Gli auguri sono quindi per loro, per tutte le insegnanti e per il personale che utilizzerà questa scuola».
Elisa Barchetta