Regione Lombardia vara la legge sulla clownterapia

La relatrice Lara Magoni (Lista Maroni): «Alleviare le sofferenze non solo è dovere di un'istituzione, ma anche una scelta di umanità

Previsti percorsi di formazione per i volontari

«Spostare l'attenzione dal concetto di “curare la malattia” a quello di “prendersi cura della persona malata”: questo provvedimento si colloca a pieno titolo in questo nuovo modo di mettere al centro i pazienti come persone, per aiutarli ad affrontare meglio la malattia e la sofferenza, sia essa fisica o psicologica». È il commento di Lara Magoni, consigliere regionale del gruppo "Maroni Presidente - Lombardia In Testa” e relatrice della risoluzione per la promozione negli ospedali delle attività di clownterapia, recentemente approvata dal Consiglio regionale lombardo. Il provvedimento ha come obiettivo prioritario la valorizzazione delle attività di clownterapia, insieme all’istituzione di percorsi di formazione per i volontari che svolgono questa attività all’interno di enti e associazioni riconosciute. «Dopo aver ascoltato le associazioni che operano quotidianamente sul campo – prosegue Magoni -, ho ritenuto opportuno introdurre nella legge azioni volte al riconoscimento della loro formazione e del loro ruolo, anche tramite la predisposizione di un elenco di soggetti del Terzo Settore abilitati a svolgere interventi di questo tipo». La clownterapia è stata introdotta in Italia verso la metà degli anni Novanta per favorire il processo di umanizzazione dei luoghi di cura. «Oggi – conclude Lara Magoni - viviamo in una società sempre più frenetica e caotica: per questo motivo mi è sembrato opportuno “istituzionalizzare” quegli aspetti di umanizzazione. Il miglioramento dello stato d’animo di un paziente favorisce la guarigione o comunque supporta un percorso di degenza già di per sé complicato».
Redazione Web