Rozzano,«Ha vietato il Natale» il preside nella bufera

Da Salvini alla Gelmini tutti hanno protestato davanti all’Istituto Garofani, dove il preside ha sostituito il Natale con “la festa d’Inverno”

Matteo Salvini, nei pressi dell'Istituto Garofani a Rozzano

Matteo Salvini, nei pressi dell'Istituto Garofani a Rozzano

«Non ho paura dei terroristi ma di chi pensa di fare la cosa giusta cancellando le tradizioni»

Sono tante le polemiche e le proteste scaturite da una decisione di un preside di una scuola di Rozzano, in provincia di Milano. Marco Parma ha infatti sostituito il Natale con “la festa d’Inverno” all’Istituto Garofani, scatenando una bufera sia nel mondo politico che religioso. Sono stati però i genitori degli alunni i primi a rimanere “sconcertati” da tale decisione, organizzando manifestazioni pubbliche di disappunto. Anche il segretario generale della Cei, Nunzio Galatino, ha affermato in un’editoriale la propria critica nei confronti di chi decide di virare verso festeggiamenti laici, cancellando o camuffando il Natale per rispettare altre confessioni religiose. Davanti alla scuola sono arrivati anche i politici, tra cui Matteo Salvini, che ha puntato sull’ronia, distribuendo cd con canti di Natale e portando un presepe, mentre è stato fischiato Ignazio La Russa, presentatosi con le bandiere di Fratelli d’Italia. La protesta portata in strada dai genitori si poneva infatti l’obiettivo di restare apolitica, concentrando l’attenzione sulla decisione di “cancellare il Natale”.

L’eco delle polemiche che si è sparso per tutto lo stivale, ha portato il Preside a presentare le proprie dimissioni. Marco Parma però risponde alle accuse precisando di non aver vietato la festa di Natale, bensì di aver negato che alcune mamme insegnassero per l’occasione dei canti religiosi natalizi ai bambini, come quelli intonati da Maria Stella Gelmini, anch’ella presente. «Ci auguriamo –ha dichiarato oggi davanti alla scuola Matteo Salvini - che tutti i genitori spieghino ai bambini che è bella la convivenza ma che il 25 dicembre rimane la festa di Natale. Sono convinto che anche ai bambini delle altre religioni faccia piacere festeggiare il Natale. E se non ci penserà il preside lo faranno le mamme e i papà. Non ho paura dei terroristi ma di chi pensa di fare la cosa giusta cancellando le tradizioni. Se qualcuno ritiene di favorire i nostri bambini cancellando il Natale è fuori di testa» si è poi concentrato su un altro argomento sempre in merito al plesso scolastico: «Adesso andiamo a parlare di muri, lavagne e soffitti che sono le vere priorità della scuola». La polemica contro il Preside però non si acquieta, e così stamattina sono stati affissi dei volantini contro la “cancellazione” anche all’esterno del liceo Calvino di Opera, dove è preside in carica, al contrario del Garofani dove era solamente reggente.