Melegnano: Tari differenziata o unica? È ancora caos dopo la commissione tecnica

Vito Bellomo (Fi): «Esisteva già un parere legale, non siamo messi in condizione di lavorare»; Confcommercio: «inadempienze da parte della Andreani»

Dilemma Tari Melegnano

Dilemma Tari Melegnano tariffa differenziata o tariffa unica? Sicuramente cara: 36 euro al metro quadro

«Esisteva già un parere legale e noi lo abbiamo saputo solo dopo la commissione di ieri sera e lo abbiamo ricevuto solo stamattina» esordisce così Vito Bellomo, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Melegnano, raggiunto telefonicamente da 7giorni dopo la sua segnalazione alla redazione avvenuta nella tarda mattinata di giovedì 23 maggio 2019. «Ieri sera il sindaco Bertoli ha detto dell’esistenza di questo parere legale, che riporta la data del 16 maggio 2019, perciò aveva tutto il tempo di mandarlo ai membri della commissione ma non lo ha fatto e questo è già di per sé un fatto grave perché non ci mettono nelle condizioni di lavorare. Inoltre, come si legge nel parere “Mi viene chiesto se, ai fini della Tassa sui Rifiuti (TARI), il comune di Melegnano possa individuare, all'interno della medesima utenza non domestica, locali con differente utilizzazione; e di conseguenza, applicare una diversa misura di tariffa; e se ciò possa essere fatto con efficacia retroattiva”, pertanto lo stesso risponde già ai dubbi che il sindaco aveva posto nella sua lettera di qualche giorno fa e nel merito viene dato un parere negativo. Non è vero quanto affermato dal sindaco in commissione, che il parere dello studio legale interpellato era sulla correttezza dell’operato della società incaricata degli accertamenti. Il rischio è che se si procede con la modifica del Regolamento, essendoci un parere che nega questa possibilità, la Andreani potrebbe anche aprire un contenzioso con il Comune, al quale è legata da un contratto» spiega ancora Bellomo. Nella commissione tecnica, che si è tenuta a Palazzo Broletto nella serata di mercoledì 22 maggio 2019, per discutere delle eventuali variazioni al Regolamento Tari e delle possibili soluzioni al problema che sta vessando cittadini ed esercenti a Melegnano, sono state chieste spiegazioni alla società Andreani Tributi Srl in merito al modus operandi adottato per la verifica delle superfici e per il calcolo della tariffa e chiarimenti sulle modalità di comunicazione adottate verso i cittadini. Presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria e diversi commercianti e cittadini. Assente il segretario generale, che avrebbe dovuto supportare la commissione nei lavori, aspetto considerato da Dario Ninfo (Pd) – presidente della stessa commissione – «poco rispettoso, anche nei confronti delle istituzioni».
Dopo diverse spiegazioni tecniche, il sindaco Rodolfo Bertoli ha chiesto alla Andreani di spiegare come siano potuti emergere degli importi tanto elevati per le utenze non domestiche: «Melegnano ha una tariffa sui rifiuti pari a 36 euro al metro quadro, troppo elevata rispetto agli altri comuni. Perciò più elevata è la superficie del locale più alto sarà l’importo degli accertamenti» la risposta dei responsabili della società. Il sindaco è stato incalzato anche da Lucia Rossi e Pietro Mezzi, capigruppo rispettivamente di Insieme per Melegnano e Sinistra per Melegnano, i quali hanno ricordato come ci sia «una lettera di Confcommercio datata 22 febbraio 2019 che dice cose similari a quelle che adesso sta dicendo il sindaco e dalla quale si poteva ripartire per lavorare alla risoluzione di questo problema» e come il sindaco «per mesi ha dichiarato che il Regolamento era immodificabile e che lo si stava solo applicando. Adesso, dopo mesi, dice di volersi avvalere di un esperto perché forse potrebbero esserci dei margini per arrivare a una soluzione».
Arrabbiati e preoccupati i rappresentanti di Confcommercio Melegnano, che dopo essere intervenuti in commissione chiamati in causa da Rossi in merito ai sopralluoghi effettuati dalla società di riscossione presso gli esercenti, hanno lasciato l’aula. Raggiunti al termine della serata da 7giorni, hanno confermato come «ci sono state delle inadempienze da parte della Andreani che sono venute fuori chiaramente, si sono contraddetti quattro volte cambiando versione sulle loro stesse dichiarazioni – ha spiegato Cesare Lavia, segretario generale dell’associazione melegnanese –; ribadiamo quanto detto nel nostro intervento: non sono stati fatti rilievi, non hanno rilasciato documentazione e non abbiamo ricevuto alcun documento, inoltre non sono state accettate nemmeno le autocertificazioni. Ci hanno anche accusati di non aver fatto attività preventiva, cosa che in realtà abbiamo fatto dallo scorso anno e ancora di più da ottobre, quando abbiamo chiesto un incontro con il Comune senza ottenerlo. Noi non arretriamo di un millimetro».
«Io credo che questo Regolamento evidenzi comunque i casi specifici in cui si applica la tariffa differenziata o quella unica e interpretando il termine “attività” come quello che effettivamente viene svolto in un determinato contesto si possa applicare la tariffa differenziata. Adesso destineremo soldi, già stanziati in bilancio, per il bando che ci consentirà di avere in tempi stretti un’interpretazione legale per capire se ci sia spazio per questa interpretazione e quali effetti possa avere; l’iter come prospettiva si concluderà il 20 giugno 2019» ha chiarito a 7giorni il sindaco Bertoli.
Elisa Barchetta
Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo 

Il parere legale

3501.pdf