Il 2017 è stato l’anno record di passeggeri per Atm, l’Azienda dei trasporti milanesi, superando anche il carico dell’anno di Expo. Sull’intera rete metropolitana e di superficie, infatti, sono stati 750 milioni i passeggeri che hanno scelto di muoversi con i mezzi pubblici, contro i 736 milioni del 2015, e i 728 milioni nel 2016. Sono alcuni dei dati del progetto di bilancio dell’esercizio 2017 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Atm S.p.A., riunitosi lunedì 26 marzo. Per quanto concerne la customer satisfaction, l’indagine annuale 2017 evidenzia che la soddisfazione generale per il servizio Atm ha un voto medio di 7,3 (su una scala da 1 a 10). Tra i dati anche quelli sulle assunzioni: i dipendenti del Gruppo sono passati da 9.600 del 2016 a 9.800 del 2017. In materia di sicurezza, l’attività di controlleria e delle Guardie Particolari Giurate Atm è stata elemento di forte deterrenza e ha contribuito ad una diminuzione, rispetto al 2013, delle aggressioni al personale (-51%) e degli attacchi writers riusciti (-50%), con una accelerazione proprio nel 2017, che ha visto una significativa riduzione del 29% dei fenomeni di aggressioni e del 30% degli imbrattamenti ai treni della metropolitana rispetto al 2016. L’utile aziendale è risultato invece pari a 39,3 milioni di euro, rispetto ai 9,3 milioni del 2016. «Sono arrivati molti dati da Atm sul 2017 – commenta Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lombardia -, ma manca quello degli incassi mancati a causa di chi non paga il biglietto. Basta salire su qualunque tram o autobus per vedere schiere di persone, per la stragrande maggioranza immigrati, che non timbrano. Ormai ci viene il dubbio che gli unici a pagare il biglietto siano i milanesi. Chiediamo al direttore generale Giana di dare anche questo dato. In bilancio infatti c'è sicuramente anche questa stima, che è giusto che i cittadini conoscano. Quanti viaggiano a sbafo?»