Milano, alcuni studenti “democratici” in corteo protestano contro l’inesistente governo di Giorgia Meloni, bruciano la sua foto in piazza

De Corato: «Dirsi dalla parte della democrazia e, poi, protestare perché il risultato delle elezioni non coincide con ciò che si sarebbe desiderato, non è propriamente coerente»

Sudenti che bruciano la foto di Giorgia Meloni

Sudenti che bruciano la foto di Giorgia Meloni

Il pregiudizio della sinistra

Il pregiudizio della sinistra La manifestazione No Meloni Day, si terrà il 18 novembre. I collettivi studenteschi si apprestano alle rivendicazioni di piazza, quando ancora il Presidente della Repubblica non ha ancora affidato l'incarico di formare il Governo a chichessia

Quella che è andata in scena venerdì 7 ottobre a Milano è il culmine della caccia ai fantasmi a cui abbiamo assistito in Campagna elettorale.  «Dirsi dalla parte della democrazia e, poi, protestare contro al nuovo Governo perché il risultato delle elezioni non coincide con ciò che si sarebbe desiderato, non è propriamente coerente», afferma l’onorevole Riccardo De Corato, già assessore regionale alla sicurezza ed ex vice sindaco di Milano in merito alla protesta degli studenti milanesi di diversi istituti, tra cui Agnesi, Tenca, Tito Livio e Varalli, che, in occasione della mobilitazione convocata dalla Rete Studenti Milano sotto lo slogan “Non è un paese per giovani”, sono scesi in Largo Cairoli per manifestare contro l’alternanza scuola-lavoro e il nuovo Governo, che ancora non è stato ancora formato. «Questa mattina gli studenti sono scesi in piazza per "dire no al governo neofascista di Fratelli d'Italia e di Giorgia Meloni, per dire no alle istituzioni politiche che non pensano agli studenti, e per dire no all'alternanza scuola-lavoro”. Non è la prima manifestazione contro questo nuovo Governo. Oggi, addirittura, hanno bruciato in piazza le foto di Giorgia Meloni nel silenzio assordante delle istituzioni. È gravissimo che sia stato lasciato fare loro tutto questo. Questa non è altro che l’ennesima dimostrazione che per alcuni la democrazia va bene solo se le cose vanno come vogliono loro. Come dimostrano gli striscioni di oggi si stanno preparando già alla resistenza con il ‘no Meloni day’ previsto per il 18 novembre. Si mettano tutti l’anima in pace: il nuovo Governo è stato eletto democraticamente dagli italiani», conclude De Corato.