Milano, degrado e insicurezza. Al Municipio 4 c’è chi non ci sta. Sabato sit-in di protesta al grido di «Non siamo cittadini di serie B!»

La protesta pacifica è fissata per il 27 giugno alle ore 10.30 in piazza Insubria ed è organizzata dal Comitato Insubria-Molise-Varsavia. Ancora nessuna risposta sulle telecamere chieste dalla Commissione Sicurezza

«La Commissione Sicurezza del Municipio 4 ha ripetutamente chiesto al Comune di Milano l’installazione di telecamere in piazza Insubria, una maggior presenza della Polizia Locale nelle aree verdi del quartiere, dal parco Alessandrini a piazzale Martini e un impegno concreto per migliorare la vivibilità del quartiere Calvairate. Ad oggi nulla è stato fatto». Sono queste le ragioni che hanno spinto alcuni cittadini e politici ad organizzare un sit-in di protesta per far sentire alle istituzioni e all’amministrazione cittadina la propria voce. Una voce ormai quasi disperata ma mai flebile, perché i residenti del quartiere Calvairate di Milano non si arrendono; non sono disposti ad accettare una situazione ormai estenuante che risulta sempre più ingestibile. Francesco Rocca (Fratelli d’Italia), Presidente della Commissione Sicurezza e Verde del Municipio 4, alza la voce: «Un quartiere a 10 minuti da piazza Duomo non può rimanere ostaggio di spacciatori e bande di rom». Ed è proprio questa la situazione che sta portando i residenti del quartiere, zona est della metropoli, sull’orlo dell’esasperazione. 
«Non siamo cittadini di serie B!” scrivono i residenti esasperati sulla pagina Facebook del Comitato di quartiere»; ma Beppe Sala pare non voler sentire ragioni, forse troppo impegnato, tra un aperitivo ai navigli e una cena in Brera, nel tran tran di incontri per progettare nuove piste ciclabili. E allora a far sentire la propria voce ci provano i cittadini in prima persona: sabato mattina tutti in piazza.
Le scene di ordinaria follia si ripetono nel quartiere ormai da troppo tempo (e purtroppo non solo in questo): spaccio di droga nelle aree giochi per bambini, aggressioni, risse, occupazioni abusive da parte di rom, aree verdi utilizzate come toilette a cielo aperto, schiamazzi notturni. Ma risposte concrete zero, «ad oggi nulla è stato fatto». Chissà che una protesta silenziosa e pacifica questa volta non faccia più rumore di mille grida…
Emanuele Grassini
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