Vaiolo delle scimmie, assessore Bertolaso: nessun caso in Lombardia con variante di tipo I
Il sistema di sorveglianza regionale è attivo ed efficace
Milano, 19 agosto 2024. «Ad oggi in Lombardia non si registrano casi di virus Mpox (conosciuto anche come vaiolo delle scimmie) con la variante che si sta rapidamente diffondendo in Africa, quella di tipo I», ha dichiarato l'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, rassicurando la popolazione sulla situazione epidemiologica nella regione.
Il virus Mpox, noto per la sua presenza in diverse aree del mondo, si presenta in due varianti geneticamente distinte: il tipo I (o 'clade I'), che include i sottotipi Ia e Ib, e il tipo II (o 'clade II'), che comprende i sottotipi IIa e IIb. Attualmente, in Lombardia, non sono stati riscontrati casi attribuibili al tipo I. Nel 2023, la regione aveva registrato 29 casi di Mpox, mentre nel 2024, fino ad oggi, sono stati confermati 21 casi, tutti appartenenti al tipo II, che è associato a un rischio inferiore di complicanze gravi.
«Abbiamo ormai una conoscenza approfondita della variante di Mpox di tipo II», ha proseguito Bertolaso. «I casi registrati in Lombardia risalgono al 2022, anno in cui la malattia ha iniziato a diffondersi in Europa. Dall’inizio del 2024, abbiamo avuto circa venti pazienti affetti da Mpox di tipo II, ma si tratta di patologie non particolarmente severe e senza conseguenze rilevanti. Grazie alla nostra esperienza e alle misure adottate, siamo in grado di mantenere la situazione sotto controllo».
L'assessore ha anche sottolineato l'importanza di una vigilanza continua, soprattutto per quanto riguarda il sottotipo Ib del virus. «Fino a quando non avremo dati scientifici certi sulle differenze in termini di trasmissibilità, diffusione ed esiti clinici tra i diversi sottotipi, manterremo un alto livello di attenzione. Il nostro sistema di sorveglianza, che è attivo ed efficace, è sicuramente il migliore in Italia».
Il sistema di sorveglianza della Regione Lombardia è stato ulteriormente potenziato con una nota del 7 agosto indirizzata a tutte le Agenzie di Tutela della Salute (ATS), Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST) e agli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Le misure adottate mirano a garantire la rapida identificazione di eventuali casi sospetti, coinvolgendo attivamente medici, Centri per le Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST) e laboratori di riferimento, assicurando un monitoraggio capillare su tutto il territorio regionale.
Oltre a queste misure già operative, sono in fase di attivazione ulteriori strategie di controllo, che comprendono l’ampliamento degli orari di apertura dei centri dedicati alle infezioni sessualmente trasmissibili, permettendo ai cittadini di accedervi senza prescrizione medica e di sottoporsi a test gratuiti in caso di sospetta infezione. Inoltre, è previsto un aumento del numero di laboratori abilitati a eseguire analisi specifiche e una campagna di sensibilizzazione rivolta alle popolazioni più a rischio, in collaborazione con il Terzo Settore.
Questi interventi testimoniano l’impegno costante della Regione Lombardia nel contrastare la diffusione del virus Mpox, mantenendo un elevato standard di sicurezza e prevenzione per tutti i cittadini.