Confagricoltura chiede il rinvio dell’apertura della stagione venatoria
Secondo Francesco Pacchiarini, presidente di Confagricoltura interprovinciale, il maltempo primaverile e le condizioni climatiche negative recenti hanno gravemente compromesso la campagna agraria, portando a uno sfasamento nei programmi colturali
(Milano, 22 agosto 2024) - Confagricoltura Milano Lodi Monza e Brianza ha formalmente richiesto alla Direzione generale Agricoltura di Regione Lombardia di rinviare di un mese l’apertura della stagione venatoria, prevista inizialmente per il 15 settembre. L’associazione propone di spostare l'inizio della caccia almeno alla prima decade di ottobre, in risposta alle conseguenze delle avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito l’intero territorio regionale, causando gravi ritardi nelle attività agricole, in particolare nelle semine.
Secondo Francesco Pacchiarini, presidente di Confagricoltura interprovinciale, il maltempo primaverile e le condizioni climatiche negative recenti hanno gravemente compromesso la campagna agraria, portando a uno sfasamento nei programmi colturali. La concomitanza tra l’inizio della caccia e il pieno svolgimento delle operazioni di raccolta potrebbe mettere a rischio la sicurezza degli operatori e complicare ulteriormente le attività agricole. «Tra le numerose e serie conseguenze di questa situazione climatica, che come abbiamo già più volte denunciato sta mettendo a serio rischio la campagna agraria, ci sono anche significativi ritardi nelle attività agricole, in particolare nelle semine. Il rischio è che l’avvio della caccia coincida con il pieno svolgimento delle operazioni di raccolta, compromettendo la sicurezza di tutti e l’efficace svolgimento delle lavorazioni agricole», ha dichiarato Pacchiarini.
Confagricoltura, già attiva nella richiesta di ristori e rinvii delle scadenze per il settore agricolo, ribadisce la necessità di affrontare tempestivamente le nuove urgenze causate dalla situazione climatica. «Purtroppo - prosegue Pacchiarini - si stanno già avverando alcune delle ripercussioni che avevamo previsto in seguito alla lunga ondata di maltempo e quindi allo sfasamento dei programmi colturali. La nostra organizzazione si è mossa da tempo per la tempestiva richiesta di ristori e rinvii delle scadenze che toccano il mondo agricolo, ma siamo pronti ad affrontare anche le urgenze che si presenteranno con l’evolversi della situazione. Per la maggiore serenità e tutela di tutti, ora è importante che Regione accolga il nostro appello così da permettere agli agricoltori di completare il loro lavoro senza ulteriori complicazioni».
Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza resta in attesa di una risposta da parte delle autorità regionali, confidando in una decisione che possa garantire la sicurezza e la continuità delle operazioni agricole, evitando che l’attività venatoria si sovrapponga in maniera dannosa con le fasi critiche del raccolto.