No al Leoncavallo a Porto di mare, Rocca (FdI): «Basta scorciatoie per l’illegalità»
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia attacca la Giunta Sala: «Non si premi chi non ha mai rispettato le regole»

il consigliere Francesco Rocca (FdI) davanti al capannone che la Giunta Sala vuole dare al Leoncavalo
Milano – Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Francesco Rocca interviene duramente contro l’ipotesi, tornata al centro del dibattito, di trasferire il centro sociale Leoncavallo nell’area di Porto di mare, in via San Dionigi, all’interno di un capannone di proprietà comunale.
Secondo Rocca, si tratterebbe di un’operazione ingiusta nei confronti delle numerose realtà che operano nel rispetto delle regole.
«Torna alla ribalta l’idea della Giunta Sala di spostare il centro sociale abusivo Leoncavallo a Porto di mare, in via San Dionigi, in un capannone di proprietà comunale, in mezzo a due parchi riqualificati, a pochi metri dal borgo e dall’Abbazia di Chiaravalle», afferma il consigliere, sottolineando la posizione delicata e strategica dell’area interessata.
Per Rocca, la scelta dell’amministrazione comunale configurerebbe un trattamento di favore inaccettabile:
«Una corsia preferenziale che non possiamo accettare, è una mancanza di rispetto di fronte a centinaia di realtà che rispettano stringenti regole, molte ancora in attesa di uno spazio, partecipano a bandi, seguono lunghe procedure. Il Leoncavallo è illegale da oltre 50 anni».
Il centro sociale, da sempre al centro di polemiche e oggetto di sgomberi e trattative, è attualmente privo di una sede ufficiale riconosciuta. La possibilità che venga collocato in uno stabile pubblico in un’area recentemente oggetto di interventi di riqualificazione ambientale e urbana non convince Fratelli d’Italia.
Rocca chiude con un netto rifiuto all’ipotesi:
«Davanti a un’ingiustizia non possiamo rimanere indifferenti, degrado e illegalità non possono essere trasferiti a Porto di mare».
Il caso è destinato ad alimentare nuove tensioni politiche in Consiglio comunale.