Milano, dopo l'ennesima sospensione revocata la licenza a un esercizio pubblico di via Di Breme: chiusura definitiva disposta dalla Questura
Milano, blitz della Polizia in un locale notturno: rinvenuti stupefacenti e documenti falsi. Il Questore Megale firma la revoca della licenza per motivi di sicurezza pubblica.

La Questura di Milano ha disposto la revoca della licenza a un locale notturno situato in via Ludovico Di Breme 50, nel quadrante nord-ovest della città, al termine di un’indagine condotta dalla Polizia di Stato che ha evidenziato gravi criticità sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico.
Il provvedimento, firmato dal Questore di Milano Bruno Megale in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), è stato notificato ieri sera dagli agenti del commissariato Quarto Oggiaro al titolare dell’esercizio, già al centro di numerosi controlli da parte delle forze dell’ordine.
Il locale era stato oggetto di un approfondito accertamento nel maggio scorso, quando la Polizia – con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e delle unità cinofile della Questura di Milano – ha effettuato un accesso all’interno dell’attività. Durante l’ispezione, nella zona dedicata alla musica e nella disponibilità del DJ, sono stati trovati 5 grammi di marijuana, circa 3 grammi di cocaina e sette sigarette artigianali contenenti marijuana. L’uomo è stato quindi denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Ma non è tutto. In un’altra sala del locale, gli agenti hanno scoperto una scatola contenente 16,5 grammi di cocaina e due pasticche di ecstasy, per un peso totale di 1 grammo. Nel corso dello stesso controllo, un avventore è stato denunciato per possesso di un documento falso, fatto che ha aggravato ulteriormente la posizione del locale agli occhi degli inquirenti.
Secondo quanto riferisce la Questura, l’esercizio era inoltre frequentato abitualmente da soggetti pregiudicati e rappresentava un punto critico dal punto di vista del controllo del territorio. Non si tratta di un episodio isolato: lo stesso locale era stato già colpito da cinque provvedimenti di sospensione della licenza durante precedenti gestioni, a cui si è aggiunto un sesto decreto di sospensione anche durante l’attuale conduzione, sempre per motivi analoghi legati a frequentazioni sospette e violazioni delle normative di sicurezza.
Alla luce di questi elementi, la Questura ha ritenuto che l’esercizio rappresentasse un grave pericolo per la sicurezza pubblica, decidendo per l’unica misura definitiva possibile: la revoca permanente della licenza.