Normative europee, igiene e sicurezza: qual è la funzione dell’HACCP

Le normative europee prevedono che tutti i titolari di aziende alimentari siano in possesso di una certificazione che dimostri che l’azienda rispetta le norme relative all’igiene e alla sicurezza alimentare. HACCP è la sigla di Hazard Analysis Critical Control Point; si tratta di un sistema di analisi dei rischi igienici potenziali che caratterizzano un’azienda alimentare, il cosiddetto metodo HACCP. Tutte le imprese del comparto alimentare sono tenute a garantire la sicurezza dei prodotti che vengono realizzati, venduti o manipolati. La redazione del manuale HACCP serve a garantire che la produzione degli alimenti e la loro conservazione siano conformi alle condizioni igieniche previste in tale manuale.

Perché è necessario il manuale HACCP

In sintesi, tutte le attività e tutte le imprese del comparto alimentare sono tenute a procurarsi un manuale HACCP in cui siano presenti tutte le informazioni relative ai rischi aziendali e vengano indicate le misure che sono necessarie per prevenire e rimuovere tali rischi. Così, gli operatori hanno la possibilità di eseguire un autocontrollo razionale in merito al proprio lavoro, affinché le bevande e i cibi che vengono prodotti, venduti e conservati risultino non contaminati e sicuri.

Come deve essere fatto un manuale HACCP

Il manuale HACCP presente nel contesto aziendale, che corrisponde alla certificazione HACCP, deve indicare i limiti di accettabilità dei punti critici e i documenti di cui l’azienda deve essere in possesso per ciò che concerne la sicurezza alimentare. Nel manuale, inoltre, devono essere contenute le procedure che vanno seguite in maniera regolare allo scopo di appurare il corretto funzionamento delle misure che sono state adottate. Infine, vanno evidenziati i rischi di carattere fisico, biologico e chimico che, essendo presenti in azienda, devono essere prevenuti, ridotti o eliminati.

A che cosa serve un piano di controllo HACCP

In tema di bevande e prodotti alimentari, i rischi potenziali sono numerosi: si immagini che cosa potrebbe succedere quando una persona consuma degli alimenti che sono stati cucinati o conservati in maniera non corretta. Questo è il motivo per il quale l’azienda deve essere certificata e i suoi operatori devono essere messi nelle condizioni di monitorare le bevande e gli alimenti che vengono usati. Insomma, i dipendenti che lavorano nel comparto alimentare sono tenuti a conoscere le modalità con le quali gli alimenti devono essere maneggiati e le attrezzature devono essere igienizzate. È a questo che servono i corsi HACCP.

Progetto81 e i corsi HACCP

I corsi HACCP sono un esempio dei tanti corsi che vengono proposti da Progetto81, azienda specializzata proprio in questo ambito. Si tratta di una realtà certificata UNI EN ISO 9001-2015 in materia di servizi di formazione, con sedi a Catania, a Roma e a Milano. La sua attività viene svolta in tutta Italia in virtù della rete di partner convenzionati. Lo staff mette a disposizione una lunga esperienza in questo ambito ed è aggiornata in maniera costante a proposito di tutte le novità legislative, in modo da garantire un servizio personalizzato e di qualità elevata destinato ad aziende che operano nei più diversi settori Ateco. Alla base del modus operandi di Progetto81 c’è, in ogni caso, la tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro, perché i dipendenti rappresentano il patrimonio più prezioso di tutte le aziende.

Corso HACCP: che cos’è?

Un corso haccp online o erogato in house si basa su lezioni destinate agli operatori delle aziende alimentari – i responsabili di industria alimentare e gli addetti alimentaristi – che manipolano, appunto, i cibi. La durata va da un minimo di 8 a un massimo di 16 ore, e la certificazione può avvenire sia in aula che in modalità e-learning. Nel caso in cui il manuale HACCP non venga redato o le schede di compilazione non siano compilate in maniera corretta, le sanzioni vanno da un minimo di mille a un massimo di 6mila euro; se, invece, il manuale HACCP non è aggiornato o comunque è irregolare, le sanzioni oscillano tra i 500 e i 3mila euro. Nel momento in cui un controllo ispettivo effettuato dalle autorità competenti dovesse rilevare delle inadempienze, è prevista una sanzione amministrativa immediata, in quanto a differenza di quel che accadeva in passato non esiste più il termine di prescrizione di 120 giorni.