Aria Nuova per Paullo «No alla rinegoziazione dei mutui»

La Giunta guidata da PD-Sel propone mutui per pagare beni realizzati oltre 30 anni fa

Luca Lavinci

Luca Lavinci Aria Nuova per Paullo

Aria Nuova per Paullo dice NO alla rinegoziazione mutui

Nelle settimane scorse la Giunta Lorenzini a guida PD-Sel ha portato in aula la famosa rinegoziazione dei mutui, fortemente contestata dalla lista Aria Nuova per Paullo, campeggiata dal consigliere Luca Lavinci.
Tale rinegoziazione prevede un immediato vantaggio sulla spesa con una diminuzione delle rate, scaricando però sulle generazioni future ben 3.189.297,70 euro per 13 mutui dei ben 28 in essere contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, costringendo così i cittadini a pagare dei beni realizzati oltre 30 anni fa (come le scuole medie del 1979 ora in disuso) fino al 2044.
Una scelta che ridurrà sì il valore delle rate nei primi 9 anni per circa 320.000 euro, ma dal 10° al 25° anno già si incomincerà a pagare circa 210.000 euro in più e poi dal 25° al 29° anno pagare quasi un milione di euro in più, per non contare gli interessi.

Ma come si è potuto arrivare a questo punto?
A questa domanda ha risposto il consigliere Lavinci, sostenendo che la causa di questa impostazione altro non sono che le cattive scelte fatte negli ultimi mandati fino a quello attuale, tra cui troviamo il rifiuto di attuare riforme strutturali  (spesa, personale e riduzione dei capi settore) ormai indispensabili per recuperare liquidità e rimettere in equilibrio le entrate con le uscite, oltre che porre un rimedio a tutti i debiti accumulati per calcoli errati, come nel caso dei loculi del cimitero, o per lavori non indispensabili.
Certamente la questione era stata già trattata anticipatamente, insieme al piano di bilancio, con un Consiglio Comunale indetto dalla maggioranza il 7 di agosto (una data inusuale) dove delle minoranze aveva partecipato solo il Consigliere Lavinci, il quale nel manifesto intitolato “Aria Nuova o Aria fritta” è stato ironicamente indicato come un semplice “osservatore” che ha votato contro la mozione a prescindere, senza però menzionare la sua richiesta di spostare l’interpellanza a novembre.
Pertanto la situazione rimane critica e non resta per i cittadini che aspettare se verrà accettata o meno la rinegoziazione, sperando anche di essere informati per tempo.